L’aula del consiglio regionale della Campania sarà dedicata alla memoria di Giancarlo Siani, giornalista de “Il Mattino“, brutalmente ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985 a causa delle sue inchieste sui clan di Torre Annunziata e Marano. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosa D’Amelio che ha dichiarato: “Il lavoro e l’esempio di Giancarlo Siani rinnova l’impegno civile e democratico e contribuisce a far crescere la coscienza civile contro la camorra nelle giovani generazioni“.
Fonte: radiomarte.itL’inaugurazione del’aula dal nuovo nome avverrà venerdì prossimo, il 18 Marzo alle ore 11 nell’Aula consiliare al Centro Direzionale di Napoli. Prenderanno parte all’evento oltre al presidente Rosa D’Amelio e tutto l’Ufficio di Presidenza, anche i capigruppo e di tutti i consiglieri regionali, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, il direttore de Il Mattino Alessandro Barbano e il presidente della fondazione Polis, Paolo Siani. Tutti uniti nel ricordo del grande giornalista e nella lotta alla camorra. Anche il Movimento 5 stelle si è detto soddisfatto dell’iniziativa. In una nota Vincenzo Viglione, consigliere regionale del Movimento ha infatti dichiarato: “L’aula del Consiglio regionale della Campania intitolata alla memoria del giornalista Giancarlo Siani deve essere uno sprone per rimettere nell’agenda delle priorità della Giunta De Luca il tema della camorra e il sostegno al fondamentale lavoro dei giornalisti“.
Aula del consiglio regionale dedicata al giornalista anti camorra Giancarlo Siani
Giancarlo Siani è il simbolo della lotta alla camorra. Giornalista di talento, la sua carriera venne stroncata agli albori dalla decisione dei clan di volerlo morto: indagava troppo, scriveva troppo, andava eliminato. Con un suo articolo uscito nel giugno del 1985 infatti, Siani accusò il clan Nuvoletta di Marano, alleato dei Corleonesi di voler consegnare alle forze dell’ordine il boss Valentino Gionta per porre fine alla guerra tra clan. Fu l’articolo che lo condannò a morte. Il 15 aprile del 1997 la seconda sezione della corte d’assise di Napoli condannò all’ergastolo i mandanti dell’omicidio (i fratelli Lorenzo e Angelo Nuvoletta) e i suoi esecutori materiali (Ciro Cappucci e Armando Del Core). Al giornalista sono state intitolate nel corso di questi 30 anni, istituti scolastici, cinema e rassegne. Nel 2009 è stato anche prodotto un film sulla sua vita: Fortapàsc, diretto da Marco Risi, e in cui Giancarlo Siani è stato interpretato dall’attore Libero De Rienzo.
