Ci sarebbero ancora dei dubbi su chi ha realmente sparato ad Agostino Di Fiore il 27enne ucciso all’alba dello scorso lunedì a Coroglio dopo una serata in discoteca. Gli investigatori attraverso il materiale raccolto durante le indagini e l’analisi delle dichiarazioni rese al GIP (Giudice per le indagini preliminari) dai due giovani fermati perché ritenuti i presunti responsabili dell’omicidio, stanno verificando se a sparare sia stato davvero il 19enne Francesco Esposito o il minorenne legato al clan Elia e in sua compagnia.
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Sicuramente i risultati della scientifica, soprattutto quelli riguardanti lo stube cioè il possibile ritrovamento di tracce di polvere da sparo sul corpo dei due giovani fermati dalle forze dell’ordine, forniranno dettagli importanti. Secondo gli inquirenti a fare fuoco sarebbe stato proprio il minorenne chiamato in causa da Esposito dopo la lite avvenuta nel parcheggio del locale tra lui e Di Fiore.
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Quest’ultimo avrebbe spinto il 19enne mentre stava litigando con una ragazza. Poi sarebbe scattata una rissa a causa della quale Esposito avrebbe avuto la peggio. Da qui la telefonata al baby criminale del Palonetto di Santa Lucia, “corri vieni qua, sono in 20 e di Secondigliano“. Il minorenne sarebbe giunto armato in taxi, poi come sono andati i fatti con il relativo e tragico epilogo è cosa nota.
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Secondo l’autorità giudiziaria il minorenne è una testa calda con diversi precedenti. Molti di questi legati ad alcune stese verificatosi tra piazza Trieste e Trento e via Toledo. Gli inquirenti hanno evidenziato la difficoltà che la sua famiglia avrebbe nel tenere calmo il ragazzino imponendogli dei ritmi di vita regolari e all’insegna della legalità. Inoltre, dalle intercettazioni al vaglio degli investigatori è emerso un ulteriore dettaglio.
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Come riportato da Il Mattino, una ragazza avrebbe telefonato verso mezzogiorno (circa 6 ore dopo l’omicidio) al minorenne del clan Elia per consigliargli o meglio intimargli di andarsene. Ora questa frase andrebbe contestualizzata e interpretata. Andare via da casa e dal quartiere o via da Napoli giusto il tempo per far calmare le acque?
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I FUNERALI – Intanto oggi alle 16 ci sono stati i funerali di Agostino presso la chiesa Santissimi Cosma e Damiano in via Vittorio Emanuele III a Secondigliano. Il 27enne era ofiginario di Scampia quartiere confinante con quello della chiesa in cui è avvenuto il rito funebre. Lacrime, rabbia e dolore tra i partecipanti.
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