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Napoli in preghiera per Noemi, migliaia i messaggi: “Sei la figlia di questa città”

Da giorni a Napoli non si parla d’altro che di Noemi, la bimba di quattro anni coinvolta suo malgrado in una sparatoria avvenuta a Piazza Nazionale la settimana scorsa. La piccola è ancora ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santobono. E’ in prognosi riservata e le sue condizioni sono lievemente miglioramento. Dopo il tragico avvenimento sono state tantissime le persone che hanno rivolto i loro pensieri e le loro speranze alla bimba con veglie davanti all’ospedale e lasciando palloncini e cartelloni con scritte di incoraggiamento.

Anche sui social i pensieri di tutti i cittadini partenopei sono rivolti a questa piccola figlia di Napoli e alla lotta che sta affrontando in questo momento, circondata dall’amore della famiglia e dall’instancabile lavoro dell’équipe medica del Santobono. Tanti i commenti e le preghiere lasciati su Facebook da parte di coloro che, pur non conoscendo la bambina, sperano fermamente nel suo recupero e si appellano a Dio e alla Madonna.

Dolcissime le parole di Anna che ha rivolto le sue preghiere a Santa Rita da Cascia: “Santa Rita da Cascia, avvocata dei casi impossibili, ti prego, ti supplico, ti imploro. Nelle tue mani metto la vita della piccola Noemi, coprila col tuo manto Celestiale e scenda su di lei la tua Santa benedizione, amen cor’ e’ mamma”.

Le parole di Maria Grazia invece sono piene di speranza: “Forza piccolina, siamo tutti con te! Il dottor Gaglione è un angelo in carne ed ossa e io ne so qualcosa, 12 anni fa ha operato il mio piccolo… ora tocca a te Noemi! Sei una bimba forte, lo si vede dagli occhietti vispi che hai! Noi preghiamo e facciamo tutti il tifo per te… Mamma e papà ti aspettano”.
L’8 maggio, giornata in cui si celebrava la Madonna di Pompei, molti hanno rivolto a lei la Supplica, come Rosa che piena di speranza ha commentato: “Madre e Santa, oggi è la tua festa e fiduciosi noi ci rivolgiamo a te, a te che il tuo figlio moribondo ci affidò e noi sicuri della tua clemenza di madre ti affidiamo la piccola Noemi sicuri che ci ascolterai”.

Oscar ha invocato l’aiuto di San Giuseppe Moscati, che fu un noto medico italiano: “Prof. Moscati ti prego, guida la mente, gli occhi e le mani dei medici che hanno in cura Noemi. Grazie”. “Salgono al cielo mille preghiere aspettando ansiosi che tu sia felice per sempre quaggiù con chi ti vuol bene, forza tesoro!” sono le parole di speranza di Anna Maria.

Un po’ amareggiate ma speranzose le parole di Maria: “Speriamo bene. Speriamo che riesca a respirare anche senza l’aiuto dei macchinari. Anima innocente che non c’entra assolutamente nulla con tutto questo casino degli adulti. Ce la farà. Ce la deve fare piccolo angelo.”

Rosa invece ha rivolto a Noemi una lettera immaginaria scritta proprio da Napoli: “Cara Noemi, come stai? Noi ci conosciamo da poco, appena 4 anni, e mi chiamo Napoli, la tua città… quella del sole, del mare e del Vesuvio, quella che ti fa gustare la pizza e gli spaghetti con il pomodoro! Ho saputo che non te la passi bene, e di questo devo chiederti scusa! O forse piuttosto dovrei mettermi lì sotto all’ombra ” ‘ra muntagna” in castigo, così come fa una mamma quando si arrabbia con i figli!
Ma tu sei piccola, mentre io sono grande e vecchia e nonostante questo ho sbagliato. Ho sbagliato quando ti ho ferita, quando non ho saputo riconoscere chi ti ha fatto male, quando permetto ogni giorno alla camorra di agire, quando chiudo gli occhi e faccio finta di non sentire e quando nel silenzio assordante del dolore dei miei figli, quelli che mi amano, “facc’ passà a’ nuttata”. Ora sono qui a pregare ogni giorno, “sperann’ che esc’ o sole”, “pregann a San Gennaro” che deve farmi due grazie: la prima è vederti nuovamente giocare con la tua mamma e il tuo papà “sott’ o’ sole e’ sta città”, e la seconda vedere la mia gente, quella che mi ama, quella che mi rende bella ogni giorno, gridare a voce alta….LA CAMORRA FA SCHIFO! E quando salterai di nuovo sul tuo lettino e guarderai il nostro mare e la nostra gente, ti prego, continua a farlo con la tua innocenza e non con il dolore per chi ti ha fatto male. PERDONAMI…PERDONACI! Firmato, la tua Napoli!”.

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L’AGGUATO –  Nel video diventato ormai virale sul web tramite i social network e diventato elemento cardine per le indagini condotte dagli inquirenti, si vede il killer che per inseguire e colpire il suo obiettivo ferisce la piccola Noemi.

La bambina cade al suolo e secondo le ricostruzioni del drammatico episodio, basate sulle testimonianze delle persone presenti al momento dell’agguato, non ha emesso nessun grido. La piccola non ha neanche avuto il tempo di piangere.

L’uomo scappa velocemente dal luogo del raid. La sua corporatura robusta e il peso del casco integrale rendono la sua fuga goffa. Dalle immagini registrate grazie al sistema di video sorveglianza di un negozio che si trova vicino al luogo dell’agguato (un bar sito in piazza Nazionale) si vede il killer che scavalca il corpicino della bimba steso al suolo.

Intanto, Noemi continua a lottare tra la vita e la morte ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli. I genitori stanno affrontando la situazione con grande forza e dignità. Solo poche parole trasformatesi in appello da parte della madre per i medici che stanno facendo tutto il possibile: “Vi prego salvatela“.

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I FATTI – È in coma farmacologico indotto la piccola Noemi, la bimba di 4 anni colpita da un proiettile vagante durante un agguato avvenuto venerdì pomeriggio, intorno alle 17, nei pressi di un bar di piazza Nazionale. Ferito gravemente Salvatore Nurcaro, 31enne pregiudicato di San Giovanni a Teduccio e ritenuto vicino al clan Rinaldi.

Ricoverata presso l’ospedale Santobono, la piccola è stata operata nella notte. Ferita anche la nonna della bambina, Immacolata Molino 50 anni. All’agguato era presente anche la madre della bimba che è rimasta sconvolta dall’accaduto.

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LA MANIFESTAZIONE – Oggi si è svolta a Napoli, l’iniziativa “Disarmiamo Napoli” organizzata dal collettivo “Un popolo in cammino“. La manifestazione ha visto partecipare circa 300 persone tra cittadini, esponenti del mondo della politica, della cultura e dello sport. Lo scopo è stato quello di dire basta alla camorra. Presente anche Antonio Piccirillo, figlio di un boss di camorra, che ha fatto un appello contro la criminalità organizzata.

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IL VIDEO DELL’AGGUATO –

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IL VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE –

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Elisabetta Fasanaro

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