Scampia

Ioia: “Mi vietano di entrare nelle carceri”. Il SAPPE: “Ci sono delle regole e vanno rispettate”

Gli è stato improvvisamente impedito di entrare nel carcere di Poggioreale dopo che tra il 2017 e il 2018 è riuscito a fare 3 visite ispettive in un penitenziario. Mai da solo, Pietro Ioia ha sempre varcato l’ingresso di una casa circondariale insieme a qualche delegazione, avvocati o militanti radicali.

VocediNapoli.it ha sentito l’ex detenuto e attivista che con la sua associazione Ex DON (Ex detenuti organizzati) fornisce assistenza agli ex carcerati e alle loro famiglie.

Mi fa piacere che una delegazione di Radicali italiani, composta dall’avvocato Raffaele Minieri, Emilio Quintieri, Riccardo Magi e Sarah Meraviglia, continuano con le visite ispettive nelle carceri della Campania. Io purtroppo non ci sono perché su esposto della polizia penitenziaria il DAP mi Ha negato il permesso e questo è dovuto sicuramente alle mie lotte che da anni conduco contro il sistema disumano delle nostre carceri. Io non ho bisogno di entrare nei penitenziari per denunciare, lo farò ugualmente da fuori come ormai faccio da anni, e lo farò con ancora più più vigore. Ogni volta che ho visitato un carcere ne sono uscito disgustato e arrabbiato, che in barba al articolo 27 della Costituzione italiana sono delle vere e proprie discariche sociali. Io andrò avanti con i miei compagni, venerdì 30 alle 11 del mattino fuori al carcere di Secondigliano. Avete chiuso il portone al mio corpo, ma non alle mie battaglie“, queste le parole di Pietro Ioia.

LA RISPOSTA DEL SAPPE- Non si è fatto attendere la risposta da parte dell’autorità penitenziaria nella persona del segretario regionale del SAPPE (Sindacato autonomo polizia penitenziariaEmilio Fattorello. Contattato da VocediNapoli.it ha dichiarato: “Non credo siano stati gli agenti penitenziari a contattare il DAP. Piuttosto sarà stato un esponente del sindacato. Evidentemente l’errore è stato permettere a Ioia di entrare in carcere. Per le visite ispettive ci sono delle regole ben precise. Chi ha diritto a varcare la soglia delle carceri deve rispettare dei requisiti ben precisi. Ad esempio non deve avere particolari precedenti penali. Chi è passato in giudicato ed ha scontato la sua pena come Ioia può essere autorizzato ma comunque il permesso va dato nel rispetto delle norme vigenti”.

IL CASO DELLA “CELLA ZERO”- Insomma secondo Fattorello non c’è stata nessuna “congiura” nei confronti di Ioia che con il suo libro “Cella Zero, diventato anche uno spettacolo teatrale, sta girando l’Italia. Un’occasione per raccontare quali sono le condizioni in cui vive la comunità penitenziaria del Belpaese. “Io sono stato in servizio nelle carceri dal 1979. Mi da fastidio vedere che questa divisa venga infangata da persone che hanno la possibilità di esprimersi attraverso i media. Ad oggi non esiste una Cella zero. Esisteva in passato, un luogo dove i detenuti compivano le peggiori nefandezze, in un periodo dove la guerra di camorra tra cutoliani e nuova famiglia ha fatto tanti morti compresi diversi agenti penitenziari. Oggi questa cella non esiste“.

Eppure, però, ci sarà un processo, “è vero ma leggendo gli atti la Cella zero non è nemmeno nominata e gli indagati sono diventati da 22 a 12. Io mi auguro che la magistratura faccia il suo dovere e che la giustizia faccia il suo corso. L’importante è che la verità emerga e che i colpevoli che hanno sporcato l’onore di questa divisa pagheranno“, ha concluso Fattorello.

Ma Ioia non ci sta: “Non credo alla storia dei precedenti, guarda caso è toccato proprio a me. Sono ancora più convinto che è stato un provvedimento preso contro la battaglia che porto avanti da anni“.

LA RIFORMA DELLE CARCERI- Infine qualche dichiarazione in merito all’approvazione last minute della riforma dell’ordinamento penitenziario da parte del governo Gentiloni. Ovviamente per Ioia è stato un momento molto importante, una vittoria aspettata da tempo. Di parere opposto il SAPPE che da sempre si è espresso in modo contrario al provvedimento.

Non siamo contrari a prescindere ad un percorso riformista che trasformi il carcere in un luogo come è previsto dalla nostra Costituzione. Come sindacato esprimiamo soltanto la sproporzione tra la legge e le strutture inadeguate nella quale andrebbe approvata. Già il vecchio provvedimento del 1976, se applicato, basterebbe a far rientrare nella legalità le carceri italiane. Ad oggi basta pensare che un agente penitenziario guadagna poco più di 1000 euro al mese e deve svolgere più del lavoro che gli competerebbe. A causa della legge Madia ci sono 700 agenti in meno nelle carceri campane, 7000 a livello nazionale. Tra qualche tempo, dopo anni di blocco, ci sarà un nuovo concorso che porterà al massimo in tutta Italia 1.500 nuovi agenti, circa un centinaio in Campania, lo stesso numero di quelli che vanno in pensione. Senza contare che molti degli agenti che sono trasferiti al Sud, vi arrivano dopo 20-25 anni di servizio, quindi già provati da questo lavoro“, ha affermato Fattorello.

Insomma, il contesto è più che drammatico. Le carceri italiane rappresentano una sconfitta per lo stato, per la sua legalità e per la sua civiltà. Questa riforma potrebbe essere un passo avanti ma da sola non basta, sono necessari risorse e strutture. È importante che la politica comprenda che avere dei penitenziari efficienti ed efficaci significherebbe migliorare anche la società che c’è fuori da quelle mura. Farlo capire anche all’opinione pubblica vorrebbe dire far tirare un sospiro di sollievo ad un’intera comunità, quella penitenziaria, che continua a vivere e lavorare nelle carceri in condizioni disumane e in continua emergenza.

redazione

Articoli recenti

Napoli, scende dal taxi e viene investita da un’auto, Rita muore a 27 anni dopo 3 giorni di agonia in ospedale

Dopo 3 giorni di agonia è morta oggi, mercoledì 8 maggio, Rita Granata. La 27enne…

11 ore fa

Tony Colombo ritorna con un brano tanto atteso: dove ha scritto la canzone? In carcere la sua passione

Sui profili social del neomelodico siciliano, in carcere dallo scorso ottobre, è apparso un messaggio…

13 ore fa

Raffaella Fico: “Cristiano Ronaldo è il mio primo amore. Balotelli mi tradì più volte, corna pubbliche

Raffaella Fico ha parlato della sua vita privata, ospite di Monica Setta nel programma Storie…

13 ore fa

Napoli, incidente mortale in scooter: perde la vita un uomo

Tragedia lo scorso martedì sera a Napoli in via Girolamo Santacroce dove un uomo ha…

17 ore fa

Terremoto Napoli e Campi Flegrei oggi: scossa di magnitudo 2.6

Dopo la scossa di terremoto avvenuta lo scorso martedì sera, tornano a tremare i Campi…

18 ore fa

Allerta meteo su Napoli, le chiusure del Comune per mercoledì 8 maggio

A seguito dell'avviso di allerta meteo della Protezione civile regionale della Campania per fenomeni meteorologici…

1 giorno fa
Sponsorizzato