Qualcuno lo ha avvisato telefonando a casa della nonna, dove si era rifugiato dopo l’omicidio. “Vestiti e vai via presto“, gli diceva un uomo dall’altra parte della cornetta. Ma la polizia è arrivata prima che lasciasse quell’abitazione.
Francesco Pio Valda, 20 anni, fermato per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, di due anni più piccolo, agli chalet di Mergellina a Napoli la notte tra domenica e lunedì, ha sparato per dimostrare che la pistola che aveva era vera. Questo è quanto emerge dal racconto dei testimoni del delitto sentiti dalle forze dell’ordine le cui dichiarazioni sono culminate nel decreto di fermo.
Questa mattina ci sarà la convalida del fermo disposto dal pm. “Gli gridavano che la pistola era a salve e così prima ha esploso due colpi in aria, poi uno in un’auto parcheggiata, rompendogli il lunotto e poi nel mucchio“, raccontano i testimoni. Tutto sarebbe nato, secondo le loro dichiarazioni, da una macchia sulle sue scarpe:
“Ha detto: ‘statti attento che sono di marca e costano mille euro’“. Dall’altra parte il contendente, che era un uomo del rione Traiano gli ha risposto che “gliene avrebbe comprate dieci di scarpe“. Quindi la rissa e poi la pistola estratta e mentre dal gruppo gridavano “tanto è finta“. E invece era vera.
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