Bimbo morto investito a Fuorigrotta, le parole del papà: “La morte di Christian ci ha ucciso”

E’ ancora enorme il dolore per la scomparsa del piccolo Christian Carezza, il bimbo di 3 anni investito a Napoli lo scorso 25 giugno mentre era sul marciapiede con la mamma e il fratello. I colleghi de ‘Il Mattino‘ hanno intervistato a mesi di distanza il papà del bimbo di soli 3 anni, Ciro.

Il piccolo Christian morto investito a Napoli, le parole di papà Ciro

Ciro Carezza è intervenuto ai microfoni de ‘Il Mattino‘ tornando sull’immane tragedia che ha coinvolto il suo bambino, Christian: “L’appello alla guida con prudenza e al rispetto delle regole, è doveroso ma lo Stato deve fare di più e cambiare le leggi che sono il vero strumento per responsabilizzare automobilisti e motociclisti. Servono pene certe ed esemplari. Senza galera per i responsabili, non cambieranno mai le cose”.

Al genitore è stato chiesto a che punto fosse il procedimento giudiziario per la morte di Christian: “Mio figlio è stato ucciso mentre si trovava sul marciapiede sotto il balcone di casa nostra, a Fuorigrotta. Era mano nella mano con la mamma e il fratello più grande quando un auto l’ha travolto. Mi sarei aspettato, da parte dei magistrati, una maggiore sensibilità per noi familiari dal momento che l’investitore abita nel quartiere, a pochi passi dalla nostra abitazione ma non c’è stato alcun provvedimento per il suo allontanamento”.

“Ogni giorno vedo il posto dove è morto Christian e posso incontrare l’uomo che l’ha investito. Sono in attesa di iniziare la causa“.

L’assenza delle istituzioni locali

Ciro poi si sofferma sull’assenza delle istituzioni locali: “Non posso nascondere il senso di abbandono che, invece, provo rispetto alle istituzioni a cominciare dal sindaco della mia città che non si è mai presentato ad una manifestazione per Christian“.

“La morte di Christian mi ha ucciso”

Sul come si fa ad andare avanti innanzi un dolore così forte come la scomparsa di un figlio, Ciro chiosa: “La morte di Christian mi ha ucciso. Mia moglie non esce più fuori al balcone sotto il quale il piccolo è stato investito”.

“Entrambi ci sforziamo di dare il meglio per i nostri due figli ma, anche loro hanno avuto bisogno di aiuto e ci siamo affidati ad uno psicologo. Per questi motivi, vorrei che tutta la nostra sofferenza e le conseguenze tragiche della morte di Christian, fossero ben presenti alla coscienza di chi giudicherà la responsabilità dell’accaduto“.