Si è svolto stamattina presso il carcere di Poggioreale l’interrogatorio di garanzia a carico di Pietro Ioia. L’ormai ex Garante per i diritti dei detenuti della Città metropolitana di Napoli è stato arrestato ieri. L’accusa è di associazione a delinquere e corruzione: in cambio di soldi, approfittando del suo ruolo istituzionale, avrebbe introdotto nel penitenziario partenopeo droga e cellulari.
Con lui sono state arrestate altre sette persone, due sono finite ai domiciliari. In totale sono 12 gli indagati. L’operazione, eseguita dai carabinieri che hanno notificato le ordinanze di custoda cautelare, è stata autorizzata dalla Procura di Napoli che da circa un anno stava indagando sulla vicenda.
“Il mio cliente, molto scosso per l’accaduto, si è avvalso della facoltà di non rispondere – ha dichiarato l’avvocato Raffaele Minieri – Siamo ancora in una fase iniziale di tutta questa storia. Ci vuole un pò di tempo per mettere insieme tutti i pezzi. Ora scatteranno gli interrogatori anche per le persone detenute agli arresti domiciliari.
Noi presenteremo un’istanza di scarcerazione presso il Tribunale del Riesame. Ioia non è più Garante, di conseguenza non potrà più commettere il reato. Probabilmente lo trasferiranno in un altro penitenziario, considerato che Poggioreale è lo scenario dove sarebbero accaduti i fatti“.
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