Ha raccontato di essere stato sequestrato, costretto a salire a bordo di un’auto e portato fino al rione Cannavino nel quartiere napoletano di Pianura a Napoli. Lì, Antonio D’Agostino, 25 anni, sempre secondo quanto da lui riferito e da verificare, sarebbe stato colpito con un attrezzo da giardino, forse delle forbici che si usano per tagliare i rami.
Per lui medicazioni e una prognosi di 15 giorni e ha rifiutato il ricovero. Il sequestro sarebbe avvenuto in via Montagna Spaccata, davanti a un bar, ed è per questo che gli investigatori stanno visionando le immagini delle telecamere. Il movente, secondo la sua ricostruzione, è ignoto, forse un litigio.
Ma per gli investigatori il ferimento sarebbe invece collegato alle tensioni che si stanno vivendo nel quartiere anche dopo l’omicidio di Andrea Covelli, 27 anni, anche lui sequestrato e poi ucciso. D’Agostino è un volto noto alle forze dell’ordine, con precedenti e ritenuto vicino agli Esposito-Marsicano, clan in lotta con i Carillo per il controllo delle estorsioni e dello spaccio di droga.
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