Tradizioni

L’ultima volta che Maradona è venuto a Napoli: “Una notte durata fino all’alba”

Nel giorno in cui Diego Maradona è morto, è impossibile non ricordare l’ultima volta in cui il grande campione è stato a Napoli. Era un fiume in piena quella notte. Una notte durata fino all’alba del giorno dopo, con una cena dopo spettacolo nell’hotel in cui alloggiava, il Vesuvio, e dove occupava la suite che era stata del tenore Enrico Caruso ma anche di Bill Clinton nel G7 che aveva raccontato al mondo le bellezze della citta’ e della Reggia di Caserta.

L’ultima volta di Maradona a Napoli

Diego Armando Maradona era a Napoli, e in quel 16 gennaio 2017 lo era per l’ultima volta. Alessandro Siani, l’attore e regista partenopeo, aveva messo in piedi due ore di spettacolo ‘Tre volte 10’, per ricordare quello scudetto di 30 anni fa e il suo eroe e artefice.

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E lui era arrivato, con tutte le fibrillazioni che accompagnano un divo; la conferenza stampa affollatissima, alla quale si presento’ in ritardo, le interviste one to one alle tv fatte saltare dopo la prima. E poi sul palco, quello in uno dei santuari mondiali della lirica, il teatro San Carlo. La prima maglietta indossata da calciatore al Napoli, portata dal mitico Salvatore Carmando, il fisioterapista amico; un video di Gianni Mina’ che mostra anche il celebre gol con l’Inghilterra della ‘mano de Dios’; tutte le reti dello scudetto del 10 maggio 1987; Lina Sastri che canta Pino Daniele con ‘Napul’e”. Ma anche palleggi e ricordi, tanti, sia di chi quello scudetto l’ha vissuto da tifoso, dallo scrittore Maurizio De Giovanni all’attore di Gomorra Salvatore Esposito, sia del protagonista di quella conquista, proprio lui, Diego Armando Maradona. “Mi sento come a casa come sempre mi sono sentito a Napoli. Io non tradisco. A Napoli sono stato felicissimo“, l’esordio del campione visibilmente emozionato, in completo grigio scuro e maglietta.

Vorrei che mia madre vedesse tutto questo. Io ero il suo fidanzato e a mio padre dicevo ‘se arrivavo prima io, tu non eri sposato'”. E ringrazia il genitore, “che portava da mangiare a sette che eravamo a casa e lui era solo. A noi mancavano tante cose ma non l’amore”. Poi, inattese, le scuse a Diego junior, il figlio napoletano nato nel 1986 e a lungo non riconosciuto, dopo aver rivisto in quell’occasione Cristiana Sinagra, la madre di quel bambino da un pezzo diventato uomo e ogni giorno piu’ somigliante al padre.

redazione

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