Caccia alla giovane untrice di Panarea, arrivata da Ibiza. E subito messa in autoisolamento. E noi, boccheggianti in tutti sensi, siamo arrivati alla Fase Post-Post Ferragosto, quella del non so più che pesci pigliare.
Stop alle danze. Io ballo da sola. La movida imbavagliata. Il Sud si sta ammalando e il Nord non guarisce. La Sicilia in testa agli indici di contagi, la stramaggioranza dovuti agli sbarchi dei migranti, strappa il primato alla Lombardia. L’Italia capovolta e ricomincia lo show delle mascherine, si sfila dalle 18 in poi, belle, brutte, quelle a becco e quelle inutili.
E mentre si cerca il Paziente Uno a Panarea, un fazzoletto di roccia vulcanica di appena 3 chilometri e mezzo ( quello Zero se n’è già scappato) nel resto d’Europa la minoranza di “complottisti” si infoltisce e avanza, creando onde di ribellione. Sono quelli che si oppongono alla incessante diramazione urbi et orbi di bollettini di “guerra” con la conta di malati e morti (Thanatos). E, a mo’ di santoni, fanno appello alle forze della pulsione alla vita (Eros) che si stanno risvegliando. A Belgrado il popolo serbo ( quello che storicamente creò la Linea Maginot contro l’avanzare dell’impero ottomano) si è impossessato del Parlamento e detto “NO” all’ora di polizia, ossia al divieto di uscire dalle 18 alle 6 del mattino, che il “tiranno” locale Vucic voleva re-introdurre, e ha chiesto a gran voce l’annullamento delle elezioni falsificate. Dalla Bulgaria alla Romania, da Israele fino a Berlino dove i cittadini dinanzi al cartello “distanziamento sociale” si sono baciati e abbracciati accoratamente per dire NO alla minaccia di un nuovo ipotetico lockdown. Da Madrid è diventato virale ( altro che Covid) il video di Miguel Bosè in testa al movimento “No Mask”, inneggiando alla libertà fondamentali che sarebbero state violate. A migliaia sono scesi nelle piazze urlando in difesa dei propri diritti: “Prossimi mesi cambieranno il corso del nostro futuro…. E’ arrivato il momento di unirci in un nuovo grande risveglio… Insieme verso una nuova libertà. Il video termina con il sorriso pulito e il messaggio lasciato da Giovanni Falcone: Chi tace e chi piega la testa muore ogni giorno, chi ha coraggio muore una volta sola.
Da Lugano la leader della Lega Verde, Xenia Peran, lo scomodissimo avvocato penalista, iscritta anche al Foro di Milano, che si batte contro il riciclaggio transnazionale e per una magistratura indipendente dai lacci del potere politico, adesso scende in trincea contro le “museruole” coatte. La sgarbina cantonale si oppone al pensiero unico ( come d’altronde fa Vittorio Sgarbi, suo estimatore) e il movimento in erba NO Mask, sembra essere la naturale estensione della corrente, ancora molto agitata, dei NO Vax. Cosa ci inietteranno nelle vene? Vaccini contro un virus mutante che intanto a noi, economicamente, ci ha già lasciato in mutande?. “ Ci vogliono in maschera perché ci vogliono senza identità. Ci vogliono silenti…”, tuona l’avvocato e blogghista Francesco Carraro. Lasciateci boccate d’ossigeno a pieni polmoni, dixit un coro di protestanti in rete. “Uno spettro si aggira per l’UE: lo spettro dell’Eros ( pulsione alla vita) contro Thanatos ( pulsione alla morte) – Xenia dalle sue tribune virtuali – Tutte le potenze delle élites capitaliste global, banche, big-pharma, servi e una moltitudine di sherpa assoggettati, ovvero i nostri governanti, si sono coalizzati in una sacra caccia alle streghe”. C’è da dire che la Svizzera ( unico paese in Europa insieme alla Svezia a imporre un lockdown parziale) dalla pole position come paese tra i più contagiati rispetto al numero della popolazione, oggi, secondo la classifica globale della piattaforma Wolrd of Meters è scivolata al 56esimo ( L’Italia rimane salda al suo 17esimo posto). E a Lugano solo sui mezzi pubblici e solo ora hanno introdotto l’utilizzo della mascherina.
E c’e’ da aspettarsi un boato di rivolta alla notizia riportata da Il giornale.it … L’autopsia di pazienti morti di Covid ha rilevato le basi di polmoni completamente ustionati perché l’ossigeno puro mandato a una certa pressione ha creato vere e proprie ustioni. Con i polmoni occlusi, l’ossigeno non circolava e veniva la tromboembolia. Era come curare un diabetico con lo zucchero. Antinfiammatori prima no, poi si…
E voilà i medici a Milano seguivano la linea guida del governo che a sua volta seguiva il protocollo sanitario dell’OMS che seguiva i dogma di certi scienziati condizionati dalle multinazionali farmaceutiche. La Caporetto della Sanità lombarda è ancora sotto l’occhio della magistratura. Lo Spoon River del Corona virus cresce e commuove sulla pagina di FB che chiede Verità e Giustizia per le vittime.
E noi, boccheggianti in tutti sensi, siamo arrivati alla Fase post-Ferragosto, quella del non so più che pesci pigliare.
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