La notizia era rimbalzata su tutti i media locali e diffusa sul web in modo virale. Del resto il fatto che un noto imprenditore napoletano abbia rubato le scarpette e la maglietta storica di Diego Armando Maradona, proprio quelle indossate durante la memorabile partita contro l’Inghilterra, non può non fare notizia. Si sa, el Pibe de Oro è una “malattia” a Napoli, un amore mai finito e viscerale che si è instaurato tra il campione e i tifosi azzurri.
Sulla vicenda emerge però un retroscena davvero incredibile. Le scarpette rubate e denunciate, mostrate dalla polizia con tanto di foto in un comunicato stampa, immagine pubblicata su tutti i quotidiani, non possono essere quelle realmente indossate dal fuoriclasse argentino durante quel match in cui il mondo del calcio è rimasto a bocca aperta due volte: prima guardando la Mano de Dios e poi ammirandone la corsa elegante e impossibile da fermare che ha permesso a Maradona di realizzare il gol più bello che un appassionato di questo sport abbia mai visto.
Il furto sarebbe avvenuto nel corso di una cena, tenutasi lunedì scorso, al termine dell’evento Tre volte 10 al teatro San Carlo, dove l’ospite d’onore era proprio Maradona. Lo spettacolo, per la regia di Alessandro Siani, è stato organizzato per festeggiare l’anniversario dei 30 dal primo scudetto vinto dal Napoli. Un collezionista si era recato alla cena con i cimeli di D10S per farseli autografare. Ma poi c’è stato lo sfortunato imprevisto: un noto imprenditore napoletano anch’egli grande fan di Diego, avrebbe rubato la busta con tutto il contenuto. La povera vittima della rapina ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine anche perché il valore della refurtiva si aggirerebbe sui 150mila euro.
A quel punto la polizia, iniziate le indagini e la ricerca delle scarpette e della maglia, è riuscita a ritrovare il maltolto e restituirlo al collezionista derubato. A quel punto sono partiti i comunicati dalla Questura con la descrizione dell’accaduto comprese di foto in bella vista dei cimeli appartenuti a Maradona. Ma da verifiche condotte da VocediNapoli.it, le scarpette in questione non sarebbero affatto quelle indossate dal Pibe de Oro durante i Mondiali del 1986 ma soprattutto non sono quelle utilizzate per quella famosa partita contro gli inglesi.
Diego non ha utilizzato scarpe Adidas ma Puma e le calzature mostrate nelle foto sono chiaramente più grandi del numero di piede di Maradona. Insomma a quanto pare, o c’è stato un errore nello sporgere la denuncia che ha indotto gli agenti a diramare un comunicato sbagliato oppure l’intoppo è altrove. Di conseguenza si sarebbe automaticamente pensato che le scarpette, con le quali il giocatore più forte al mondo ha accarezzato quel pallone che ha fatto la storia, fossero associate a quella maglia altrettanto preziosa. Ma non è così.
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