Dopo quasi 24 ore di indagini ed analisi, il Centro agro alimentare di Napoli (Caan) è riuscito a scoprire il ceppo originario della mandragora tossica. Ovvero della pianta che ha contaminato il lotto di spinaci che a sua volta ha avvelenato alcuni cittadini campani.
La verdura incriminata, o meglio la pianta incriminata, proviene dall’Abruzzo. Già durante la giornata di ieri era stato ipotizzato che la mandragora provenisse dalla provincia di Avezzano, località abruzzese appunto. L’ipotesi, dunque, è stata confermata.
“Grazie alla collaborazione dello stesso operatore è stato possibile tracciare, insieme ai carabinieri e all’Asl Na 2, la catena degli acquisti e, quindi, identificare la merce potenzialmente contaminata ancora presente al Caan, prontamente posta sotto sequestro. Adesso le autorità competenti stanno lavorando per individuare la merce presente nei punti vendita esterni al Centro“, hanno comunicato le istituzioni locali.
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