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Il boss tradito e la faida di San Giovanni, dall’omicidio alla ‘cacciata di casa’: arrestato latitante di camorra

Ieri mattina a Napoli, in via Comunale Ottaviano 58, personale della locale Squadra Mobile è stato catturato Tobia Esposito, nato a San Giorgio a Cremano il 21.12.1979. L?ex latitante si è sottratto il 30 novembre 2021 all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 27 persone ritenute gravemente indiziate di partecipazione ad associazione di tipo mafioso e di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché, per taluni di essi, dei delitti di omicidio, detenzione e porto di armi da sparo ed estorsione.

Camorra San Giovanni a Teduccio

Le indagini avevano permesso di ricostruire gli equilibri criminali sul territorio di San Giovanni a Teduccio, caratterizzato da numerosi fatti di sangue causati dalla faida, in atto nel 2018 nonostante gli arresti e le sentenze di condanna, tra diverse famiglie di camorra espressione di due più ampie confederazioni, l’Alleanza di Secondigliano e il clan Mazzarella, che si contendono, da sempre, il controllo esclusivo della città di Napoli e Provincia.

La faida

In particolare, le attività svolte a partire dal mese di gennaio 2018, in seguito all’omicidio di Annamaria Palmieri, braccio destro di Maria Domizio, reggente del clan Formicola, hanno ricostruito una violenta contrapposizione armata tra le famiglie di camorra Silenzio e Formicola, entrambe operative nella sfera di influenza e controllo del dominante cartello Rinaldi/Formicola/Reale, a sua volta riconducibile all’Alleanza di Secondigliano.

Le indagini

Numerose furono le azioni violente ricostruite nell’ordinanza cautelare attraverso le quali il clan Silenzio costringeva interi nuclei familiari ad abbandonare le proprie abitazioni, legittimamente occupate, in modo da garantire ai membri ed affiliati della famiglia Silenzio il controllo militare del Rione Bronx e la gestione di tutte le attività illecite, in particolare estorsioni e controllo delle piazze di spaccio.

Gli arresti

In tale contesto si inquadra anche la ricostruzione del quadro indiziario relativo all’omicidio di Annamaria Palmieri, avvenuto in data 23 gennaio 2018, che risulta aver rappresentato il primo eclatante atto delittuoso finalizzato a dare feroce dimostrazione del disegno criminoso del gruppo, nonché delle successive azioni criminose riconducibili alla reazione violenta del cartello dei Mazzarella e delle dinamiche criminali correlate al controllo dei flussi di importazione dalla Spagna degli stupefacenti destinati non solo alle piazze di spaccio di San Giovanni a Teduccio, ma anche a quelle di altri quartieri napoletani (Barra, Secondigliano), e di altri comuni della Campania.

redazione

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