Nel tardo pomeriggio di questo lunedì è stato ritrovato dopo le 17.00 un cadavere nei pressi del campo rom di Caivano. Il timore è che possa essere Antonio Natale, il ragazzo di 22 anni ormai scomparso da 14 giorni.
Sul posto sono giunte le forze dell’ordine e il nucleo della Scientifica che dovrà effettuare tutti i rilievi del caso. Per il momento non vi è alcuna certezza che il cadavere possa appartenere ad Antonio Natale. Sono dunque ore d’ansia per la famiglia del ragazzo che ha più volte rivolto appelli per ritrovare il 22enne. La madre nel corso di una fiaccolata tenutasi qualche giorno fa aveva detto: “Rivoglio mio figlio, sia vivo sia morto“.
I familiari, infatti, sono certi che possa essere stato ucciso. Antonio Natale sembrerebbe che fosse finito in un brutto giro di affari e potrebbe essere stato ammazzato a causa di un furto di droga e soldi. Sono in corso in queste ore gli accertamenti per comprendere se possa trattarsi del 22enne, potrebbero essere fondamentali per il riconoscimento i tatuaggi, anche se non si sa quale sia lo stato della salma. L’area interessata dal ritrovamento è stata interamente recintata per consentire agli uomini della Scientifica di lavorare e cercare eventuali prove. Sulla vicenda per ora è mantenuto il massimo riserbo.
I familiari del ragazzo da subito avevano sospettato che fosse accaduto qualcosa di brutto ad Antonio. Il fratello e la sorella erano intervenuti nel programma La Radiazza, in onda su Radio Marte, e avevano raccontato: “Chiamò la mamma quel giorno della scomparsa e disse al telefono che era con il suo amico Domenico. Il tono con cui lo disse era abbastanza preoccupante. Inoltre oltre a Domenico c’erano anche lo zio ed il cugino, due persone che al momento risultano irreperibili. Invece questo suo amico Domenico è stato dalla polizia ed ha raccontato diverse versioni. Siamo molto preoccupati, anche perché Antonio ultimamente frequentava brutta gente, persone dedite allo spaccio, ed infatti nostra madre voleva denunciarlo. Lui ha sempre fatto il pizzaiolo, ha lavorato all’estero ma da quando era tornato a Caivano aveva iniziato a frequentare brutte compagnie. L’auto di questo Domenico al ritorno dal giro da Napoli mostrava segni evidenti di un incidente stradale. In poco tempo l’ha fatta riparare, come se dovesse nascondere qualcosa. Poi lo zio ed il cugino sono spariti nel nulla. Domenico ha detto che al ritorno del giro a Napoli hanno lasciato Antonio al Bronx di Caivano, ma è una zona desolata e buia, nostro fratello non si sarebbe mai fatto lasciare lì. Temiamo per la sua vita, chi sa qualcosa parli”.
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