Hanno ucciso papà Aldo ma nei loro piani c’era l’idea di sterminare un’intera famiglia. Elena Gioia, la figlia, avrebbe pianificato tutto insieme al fidanzato Giovanni Limata. La giovane coppia voleva ribellarsi al volere dei genitori di lei.
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Infatti, Aldo Gioia e sua moglie erano contrari a quella relazione. Limata ha qualche precedente penale oltre che sanitario (l’esperienza di un Trattamento sanitario obbligatorio, Tso, ndr). Da qui lo sviluppo della strategia della morte.
Ma qualcosa è andato storto. Quando Aldo è morto, la moglie e l’altra figlia (la sorella di Gioia, ndr) sono state insospettite dai rumori. Alla vista del corpo senza vita del marito è scattato l’allarme. Gioia ha tentato di raccontare che il genitore era rimasto vittima di un’aggressione, Giovanni è scappato nella sua casa di Cervinara.
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Il quadro accusatorio nei confronti dei due ragazzi è molto grave: sono stati accusati dell’omicidio e a loro carico ci sono altre prove, come le chat tra Gioia e Giovanni. I messaggi, “Mi manchi“, “Anche tu, quando li uccidiamo?“, verrebbero utilizzati dalla Procura.
Per ora la strategia delle rispettive difese, così come riportato da La Repubblica, sono interamente basate sul principio del silenzio. Gli avvocati di Gioia e Giovanni hanno consigliato ai propri assistiti di non parlare con gli inquirenti. L’obiettivo è quello di smontare in parte il quadro probatorio e di ottenere gli arresti domiciliari.
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