Si aggrava la posizione di Raffaele Tortoriello, il noto dirigente medico dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli che, secondo gli inquirenti della Procura (John Henry Woodcock), del Nas e della Ps, lucrava sui malati di cancro. Secondo le indagini, il medico avrebbe cercato di inquinare le prove e per questo il Gip di Napoli, ha deciso l’aggravamento della misura cautelare che da interdizione della professione medica, si è trasformata oggi in arresti domiciliari.
Stamattina i carabinieri, insieme con gli agenti del commissariato di Napoli-Arenella hanno eseguito l’ordinanza cautelare emessa in seguito all’aggravamento del quadro probatorio a suo carico. Secondo quanto emerso dalle indagini, il medico, in più occasioni avrebbe tentato di inquinare le prove raccolte a suo carico per episodi di concussione e malasanita’.
Il primario e’ accusato di alcuni episodi di concussione ai danni di alcune pazienti affette da neoplasie al seno. Dopo avere prospettato l’urgenza di un intervento chirurgico, le induceva a sottoporsi ad operazioni a pagamento in un’altra struttura sanitaria.
Lo scorso 17 settembre la Polizia di Stato ha eseguito un’altra ordinanza emessa dal gip nei confronti di Tortoriello, applicativa della sospensione dell’attività di medico per un anno, in quanto indagato per il reato di violenza sessuale commessa in più occasioni ai danni di due pazienti.
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