“Il primo tampone e’ stato richiesto dal medico curante di un degente il 17 di marzo: sono venuti ad effettuarlo solo il 23 marzo, in seguito a ben tre morti due dei quali risultati positivi. Sette giorni fondamentali“. Lamenta ritardi il priore del Santuario della Madonna dell’Arco, padre Alessio Romano, cui fa capo la struttura di degenza nella quale 32 dei 52 ospiti sono risultati positivi al coronavirus e dove tre degenti (due risultati positivi) sono deceduti. “Solo allora – ha aggiunto padre Alessio – chi di dovere ha compreso che cio’ che noi avevamo chiesto era urgente ed importante. Nonostante le sollecitazioni, mie e del medico curante, il risultato e’ giunto solo dopo che ci e’ scappato il morto“.
Sette decessi, tutti certificati post mortem, e 35 persone positive al Covid-19, sei operatori sanitari e 29 ospiti della struttura. È la situazione, confermata alla Dire dal direttore sanitario dell’Asl Napoli 3 Sud Gaetano D’Onofrio, che si registra attualmente in una casa di riposo di Sant’Anastasia in provincia di Napoli. Dopo l’accertamento della positivita’ di tre persone decedute, sono stati eseguiti i tamponi a tutti gli ospiti e agli operatori della struttura, in totale 58 persone.
“Nella struttura ci sono due spazi che non comunicano l’uno con l’altro. Le 29 persone positive – spiega D’Onoforio – piu’ i sei operatori sono stati allocati nella Residenza Sanitaria Assistenziale, mentre le persone negative, quattro operatori e 19 ospiti della struttura, in un altro spazio, quello della casa albergo vicina alla Rsa“. Il direttore sanitario dell’Asl assicura che ci sara’ un attento monitoraggio di tutti gli ospiti e gli operatori, con particolare attenzione alle persone risultate positive al tampone per il nuovo coronavirus. Per il momento, la Rsa garantira’ l’assistenza a queste persone “che per lo piu’ – sottolinea D’Onofrio – sono asintomatiche e qualcuno ha solo qualche linea di febbre. Riceveranno adeguata assistenza se dovessero avere dei disturbi respiratori tali da richiedere un ricovero“.
“Non avrei mai voluto dover scrivere questo post, ma le voci, i pettegolezzi, i giudizi che stanno debordando dal web e sui telefonini in queste ore, mi impongono di non restare in silenzio. La mia priorità è stata, fin dal principio di questa emergenza e ancor prima che fossero adottate in tutta Italia misure ad hoc, di tutelare le persone. I degenti della Residenza Sanitaria Anziani, i dipendenti, i confratelli, tutti. L’ho fatto subito, adottando misure di prevenzione ancor prima che queste ultime diventassero regole imposte da Governo, Regione, Asl. Ho deciso io di prenderle, conscio che mio dovere è rassicurare, garantire un clima di serenità. Purtroppo il nemico non è di quelli da sottovalutare e noi non lo abbiamo fatto. Leggo commenti che creano allarmismi inutili e che profittano del momento difficile sostenendo che tutto ciò sarebbe colpa nostra, mia e dei Domenicani, mia e della direzione della Rsa. Smettetela, perché non sapete di cosa state parlando! Tuttora, dopo circa 16 ore l’Asl non ha ancora consegnato tutti i risultati. Io stesso ho un risultato ufficioso, per quel che mi riguarda. Mettiamo ordine: il primo tampone è stato richiesto dal medico curante di un degente il 17 di marzo. Lo sapete quando sono arrivati ad effettuarlo? Ve lo dico io: lunedì scorso, il 23 marzo, in seguito a ben tre morti due dei quali risultati positivi. Otto giorni fondamentali. Solo allora chi di dovere ha compreso che ciò che noi avevamo chiesto era urgente ed importante. Nonostante le sollecitazioni, mie e del medico curante, il risultato è giunto solo dopo che ci è scappato il morto. Perciò, se chi parla da dietro una tastiera si sente più bravo, efficiente, efficace dei medici, dei dirigenti Asl e di tutti coloro che hanno la responsabilità di vite umane, scendessero in strada e andassero a dar loro una mano, andassero a richiedere tamponi se ci riescono, venissero a darci una mano nelle case di riposo che stanno diventando, la Mamma dell’Arco ci salvi, focolai in tutta Italia, come gli ospedali“.
Non avrei mai voluto dover scrivere questo post, ma le voci, i pettegolezzi, i giudizi che stanno debordando dal web e…
Pubblicato da Alessio Romano su Giovedì 26 marzo 2020
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