Importavano droga in bagagli a doppio fondo dal Pakistan all’Italia. Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, assieme a quelli della Stazione di Grazzanise, hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di cittadini di nazionalità nigeriana, ghanese e italiana. Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Le persone destinatarie dell’ordinanza sono ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere dedita all’importazione, distribuzione in Italia e in Europa e cessione sul territorio nazionale di grosse quantità di sostanze stupefacenti come l’eroina.
L’ordinanza è scattata a seguito di un’attività investigativa coordinata in un primo momento dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e in seguito dalla DDA. Grazie alle indagini, iniziate nel febbraio del 2015 e conclusesi oggi, è stata scoperta l’esistenza e l’operatività di un’organizzazione criminale composta in prevalenza da cittadini nigeriani, che si occupava di importare e distribuire grosse quantità di eroina dal Pakistan all’Italia, attraverso la Nigeria, il Niger, il Malawi, l’Uganda, la Tanzania, il Ruanda, la Turchia e l’Olanda. La droga, una volta giunta in Italia, veniva prima lavorata e poi smistata con una fitta rete di spacciatori presenti nelle province di Napoli, Caserta, Roma, Cagliari, Latina, Palermo e Firenze, che poi provvedevano a rivenderla.
L’indagine ha identificato le persone che erano a capo di questo gruppo criminale, due vivono a Castel Volturno e Villa Literno e un’altra in Ruanda. I fornitori africani utilizzavano forze di polizia dei paesi africani e dipendenti delle dogane per facilitare le comunicazioni e i passaggi dei corrieri europei ai varchi. I pagamenti avvenivano attraverso i circuiti money transfer o postepay. Nel corso dell’attività investigativa è stato accertato che gli indagati si sono resi responsabili, singolarmente e in concorso, di 24 importazioni di droga all’estero e 117 episodi di cessione a terzi. Ogni acquisto di eroina variava dai 30 ai 40mila euro e i corrieri riuscivano a guadagnare tra i 3000 e i 6000 euro. I corrieri, inoltre, utilizzavano un linguaggio criptico per comunicare tra di loro, la droga veniva identificata con termini come “merci”, “vestiti”, “scarpe”, invece, “mangiare bene” indicava che la persona era in grado di ingerire l’ovulo di droga per trasportarlo.
A seguito dell’ordinanza sono stati sequestrati 976 ovuli e 2 pacchi occultati in bagagli per un peso totale di 19 kg. Il GIP ha condiviso l’impianto accusatorio della DDA e ha disposto per gli indagati misure cautelari in carcere e agli arresti domiciliari.
I nomi degli arrestati
Custodia cautelare in carcere:
Arresti domiciliari:
Dopo 3 giorni di agonia è morta oggi, mercoledì 8 maggio, Rita Granata. La 27enne…
Sui profili social del neomelodico siciliano, in carcere dallo scorso ottobre, è apparso un messaggio…
Raffaella Fico ha parlato della sua vita privata, ospite di Monica Setta nel programma Storie…
Tragedia lo scorso martedì sera a Napoli in via Girolamo Santacroce dove un uomo ha…
Dopo la scossa di terremoto avvenuta lo scorso martedì sera, tornano a tremare i Campi…
A seguito dell'avviso di allerta meteo della Protezione civile regionale della Campania per fenomeni meteorologici…