Rapina in una tabaccheria di Pianura: presi 7 giovani mentre si dividono i soldi

Sorpresi e arrestati in flagranza dai carabinieri mentre si dividevano i soldi del colpo portato a termine poco prima in una tabaccheria di Pianura, periferia occidentale di Napoli. Protagonista una banda di sette giovani, di età compresa tra i 15 e i 18 anni, che armata di pistola giocattolo e sfollagente ha portato a termine una rapina nell’attività commerciale presente in via Paolo Castaldi e Luigi Sequino, strada dedicata alle due vittime innocenti della camorra uccise il 10 agosto del 2000.

Cinque minorenni e due maggiorenni stanati dai carabinieri del Nucleo Operativo, della Stazione di Pianura e della Compagnia di Intervento Operativo di Bagnoli. L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha già avuto il suo epilogo con la convalida dei fermi avvenuta venerdì mattina 19 luglio.

Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, che si sono avvalsi del prezioso contributo delle telecamere di videosorveglianza, a compiere materialmente la rapina sono stati i cinque minori con un complice in fase di identificazione: due si sono occupati delle fasi di sopralluogo, individuando la posizione delle telecamere simulando l’acquisto di una confezione di “cartine”. Poi dopo dieci minuti sono entrati gli altri quattro, tutti con il volto coperto da bandane e cappucci.

Il primo ha fatto irruzione spalancando la porta con la mano destra e lasciando un’impronta palmare rilevata poi dalla Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Napoli, essenziale per cristallizzare la sua identità. Dopo di lui è entrato il secondo, armato di una pistola revolver – risultata una riproduzione priva di tappo rosso – che ha puntato contro la titolare e una commessa. Quest’ultimo ha superato con un salto il bancone e, continuando a minacciare le due donne, ha iniziato a prendere dalla cassa banconote e monete. Non contento,  ha poi costretto le due vittime ad aprire la porta che permette di accedere al retrobancone, facendo entrare il terzo complice, armato di sfollagente.

Recuperati circa 940 euro, i cinque sono fuggiti per le vie limitrofe cercando di far perdere le proprie tracce. Dopo pochi minuti tutti e sette si sono riuniti in un cortile con Antonio Mangiapia, 18 anni, intento suddividere il bottino. Accanto a lui un suo coetaneo, sul cui ruolo gli investigatori stanno svolgendo ulteriori approfondimenti.

I Carabinieri hanno identificato i sette grazie alle indagini svolte nei minuti immediatamente successivi, ovvero attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali della zona ed il confronto con gli indumenti indossati dai rapinatori, oltre che grazie alla comparazione delle impronte lasciate sul luogo del reato. I militari, inoltre, hanno sequestrato a carico dei sette la refurtiva: il revolver, un coltello con lama “ad artiglio” e le bandane.

Indagini in corso da parte dei carabinieri per accertare il possibile coinvolgimento della banda di ragazzini anche in altre rapine avvenute nella zona nelle scorse settimane.  I due maggiorenni sono stati condotti nel carcere di Poggioreale, mentre i cinque minorenni sono stati condotti al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei. Ieri mattina, dopo gli interrogatori di convalida, per i tre minori protagonisti dell’irruzione nella tabaccheria è stato disposto il collocamento in comunità.

Ciro Cuozzo

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