Per la morte di Salvatore Caliano, il ragazzo di 21 anni caduto da un lucernario di un palazzo in via Duomo, ci sono due indagati per omicidio colposo. Tra questi ci sarebbe la proprietaria dell’appartamento attraverso il quale era possibile accedere all’ascensore. L’ipotesi è che da parte degli indagati ci sia stata negligenza nell’affidare un incarico pericoloso a un ragazzo privo di esperienza e senza misure di sicurezza.
Secondo quanto riporta il Mattino, Salvatore era andato al quarto piano dell’edificio di via Duomo dove gli avevano proposto un lavoretto in cambio di circa 35 euro, un lavoro extra dato che lui era il garzone del bar di fronte all’edificio. La tragedia poco prima delle 14 quando il giovane è caduto facendo un volo di circa venti metri proprio da quel vetro del lucernario. Il particolare su cui sono ancora in corso accertamenti, sarebbe proprio il dettaglio di quel lucernario coperto da un telo. Il ragazzo potrebbe non essersi reso conto che si trattava di un vetro e quindi esserci salito nella convinzione che lo reggesse.
Intanto la salma sarà liberata dal magistrato solo dopo l’autopsia così potranno essere celebrati i funerali.
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