Tangenziale gratis, beccato nuovo recordman: 394 passaggi senza pagare

E’ stato capace di battere il “record” del 57enne di Pozzuoli (Napoli) beccato a inizio giugno dalla polizia stradale, sottosezione di Fuorigrotta, dopo 240 passaggi nella corsia Telepass della Tangenziale di Napoli senza mai pagare un euro e, cosa ancor più inquietante, nel solo mese di maggio.

Il nuovo furbetto, che “vanta” 394 passaggi non autorizzati, utilizzava la stessa tecnica del “collega”: targa straniera e auto a noleggio a lungo termine per eludere fisco e tributi e guidare in Italia senza rispettare alcuna regola. Si tratta di un 66enne residente a Quarto (Napoli),  beccato sempre ai caselli dell’uscita della tangenziale di Agnano mentre sfrecciava nella corsia riservata ai possessori di Telepass nonostante la luce rossa del semaforo.

L’uomo è stato fermato dagli agenti della sottosezione della polizia stradale di Fuorigrotta nell’ambito di servizi mirati volti ad arginare il triste fenomeno del mancato pedaggio ai caselli autostradali (di cui un 30% va allo Stato Italiano) ad opera dei conducenti di auto con targa straniera. Nella giornata di giovedì, così come aveva fatto tante altre volte, il 66enne a bordo di un’autovettura Audi A4 con targa polacca, della quale disponeva il “noleggio esclusivo”, alla barriera Agnano Astroni, nonostante nella pista Telepass fosse accesa la luce rossa semaforica, è transitato in coda ad un veicolo munito di regolare apparato.

PATENTE SCADUTA – La scena, però, non è passata inosservata agli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Fuorigrotta che, dopo aver inseguito l’uomo, lo hanno bloccato poco più avanti. Il 66enne, che era alla guida dell’autovettura pur avendo la patente scaduta, sarà denunciato in stato di libertà perché responsabile del reato di insolvenza fraudolenta.

Nella circostanza, oltre al ritiro della patente di guida, la Polizia Stradale gli ha contestato una serie di sanzioni amministrative per centinaia di euro. Sono in corso, da parte della Polizia Stradale, ulteriori indagini al fine di accertare se tale “tecnica” sia stata utilizzata anche sulla rete Autostrade per l’Italia.

FENOMENO IN ASCESA – Il fenomeno delle autovetture con targa straniera, condotte da residenti in Italia, è sempre più diffuso. Una pratica molto comune è il Raiting, ossia il noleggio di autovetture immatricolate in altri Stati europei, prevalentemente dell’est. Il proprietario del veicolo, infatti, cede la propria auto ad una società straniera che provvede alla gestione e all’immatricolazione per poi concederla, sottoforma di noleggio, nuovamente al proprietario. Tale modus operandi, seppur apparentemente corretto, diventa illecito, se utilizzato per eludere il fisco ed i tributi.

LA SCORCIATOIA – In questo modo il proprietario originario del veicolo evita di incorrere in sanzioni, multe o controlli fiscali, oltre a godere di tariffe assicurative assolutamente più convenienti rispetto a quelle in vigore in Italia, soprattutto in particolari regioni (vedi la Campania).

GUIDA SENZA REGOLE – Approfittando del fatto che non vi è un collegamento tra le banche dati italiane e quelle estere, i conducenti delle auto con targa straniera ne approfittano per eludere il pagamento delle infrazioni commesse ai sensi del codice della strada, come ad esempio l’eccesso di velocità, l’ingresso nelle zone a traffico limitato o, per l’appunto, il mancato pedaggio autostradale. Questo perché, se le infrazioni commesse non vengono contestate nell’immediatezza, così come è avvenuto nella giornata di ieri nei confronti del 66enne, sarà molto più difficile, successivamente, notificarle all’estero per problemi sia burocratici che di solidità economica delle agenzie intestatarie dei veicoli. Queste ultime, sempre più spesso, falliscono nel giro di poco tempo.