I documenti di Anis Amri, autore dell’attentato di Berlino avvenuto a Natale, sono stati fabbricati a Napoli. Documenti falsi con cui l’uomo lasciò tranquillamente l’Italia dopo una permanenza a Latina ma c’è di più, le forze dell’ordine hanno scoperto che il tunisino Akram Baazaoui residente in vico della Guardia nei pressi di corso Garibaldi insieme ad altre quattro persone era stato colui che aveva fornito il tutto all’attentatore.
Baazaoui era il promotore di un’associazione a delinquere che si occupava, tra l’altro, dell’accoglienza a Napoli. Una fabbrica di documenti falsi tra cui carte di identità, certificati di cittadinanza e addirittura patenti, per aiutare i clandestini. Stando a quanto si apprende dall’ordinanza, Napoli risulta essere punto focale in questo circuito.
Akram Baazoui agiva insieme ad altri tre tunisini residenti a Napoli e Casal di Principe. Akram è il leader ed è colui che ha contatti per lo sbarco dei clandestini e i contatti con l’Europa. Altre due figure individuate in Dhiaddine e Rabie si occupano di trovare, dietro pagamento, alloggi, cibo e vestiario. I soggetti sono stati arrestati, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione dei documenti e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Alcuni di questi profili avevano account su noti social network dove parlavano di ‘clienti’, probabilmente proprio attraverso questi scambiavano foto e altro materiale.
Una vera macchina del ‘terrorismo’, organizzata e strutturata. Il pool della Procura di Napoli sta lavorando dopo le perquisizioni. L’allerta si è alzata dopo che Othman Jridi, algerino, lo scorso lunedì ha rubato un’auto e ha cercato di sfondare le barriere del Santuario di Pompei.
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