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Addio a Concetta Ferrigno, la donna che parlava creando fiori: “Ciao Titina”

In molti la ricorderanno tra le botteghe artigiane di via San Gregorio Armeno, la strada dei pastori di Napoli, dove vendeva fiori di carta realizzati a mano. Fiori che in tanti, nel corso della sua lunga carriera artigiana, hanno comprato per addobbare casa o utilizzare durante cerimonie pubbliche e religiose.

Se ne è andata all’età di 94 anni Concetta Ferrigno, meglio conosciuta come Titina. Sordomuta dalla nascita, viveva e lavorava nel basso-bottega di via San Gregorio Armeno dove era cresciuta insieme ad altri 11 tra fratelli e sorelle.

Concetta nella sua bottega (foto Facebook: Napoli Retrò)

La notizia si è diffusa sabato 24 marzo sui social, dove in tanti hanno ricordato Titina e le sue creazioni. Da brividi il ricordo pubblicato sulla pagina Facebook Napoli Retrò da Rossana di Poce:

-Concetta Ferrigno classe 1923-
C’era un tempo in cui le camelie di seta preziosissima di #chanel, erano prodotte a Napoli. La casa parigina le comprava da noi, e non era la sola a farlo. Napoli diventa piano piano, fiore dopo fiore una città industriale e industriosa, fatta di mani femminili e non solo, che confezionavano piccole gemme, e le ultime silenziose di #concettaferrigno. Nel suo basso di #sangregorioarmeno dove l’odore di pasta e patate arrivava al soffitto con centinaia di fiori di carta appesi a testa in giù, per la gioia di turisti e delle tasche che non potevano permettersi il lusso della #seta preziosa, esiste una memoria popolare preziosissima. Forse perché era senza parola fin dalla nascita, i fiori parlavano per lei, e fino alla fine elegante, sulla soglia di casa col #rossetto. Con #Concetta perdiamo una nota di colore vero; i tuoi nipoti certamente faranno una bella scultura nel vicolo in cui sei vissuta oltre ottant’anni, quello del presepe napoletano. Ti metteremo sui presepi di casa, come facevamo coi tuoi fiori sulle tavole.
-Carta alla di fiori di carta,concetta dei fiori che hai colorato passeggiate che non appassiscono nelle nostre memorie di #napoletani.

“La Signora Concetta – scrive Rossana Di Poce – me la ricordo dai tempi dell’Università. Alle volte per smorzare la tensione di un’attesa me ne andavo a San Gregorio dove c’era lei con il suo seminterrato ed i suoi bellissimi, coloratissimi e artigianalissimi fiori di carta. Non abbiamo mai parlato, ci siamo sempre e tanto sorrise. La signora Concetta aveva un sorriso aperto e vivace, quasi come se la realizzazione dei suoi fiori le permettessero di mantenere viva la sua fanciullezza. Che la terra le sia lieve ovunque ora sia.

Concetta Ferrigno (foto facebook: Luciano Troiano)
redazione

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