Dopo più di un mese dalla scomparsa dei tre napoletani in Messico, avvenuta il 31 gennaio, i familiari di Raffaele Russo, il figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino, hanno incontrato il ministro degli Esteri Angelino Alfano alla Farnesina. A questo incontro ufficiale hanno partecipato l’avvocato dei familiari e il direttore generale per gli italiani all’estero, Luigi Vignali.
Come riporta Esteri.it, il ministro ha ribadito il massimo impegno e il senso di urgenza con cui la Farnesina segue la vicenda tramite l’ambasciata italiana in Messico. Coinvolti nel caso anche la Procura e l’Interpol. Anche il referente in Messico, Luis Videgary Caso, ha confermato lo scorso 27 febbraio, che l’obiettivo prioritario del governo messicano è il ritrovamento dei tre connazionali e la piena giustizia per l’accaduto. Anche il procuratore regionale di Jalisco, Fausto Mancilla, ha assicurato che le autorità stanno cercando i tre scomparsi vivi perché al momento nulla fa pensare che siano morti. Ha poi aggiunto che si è alla ricerca di altri tre responsabili coinvolti nel rapimento dei napoletani.
LA CONFESSIONE DEI POLIZIOTTI: “ABBIAMO VENDUTO I TRE”
In merito ai rapporti dei tre con la mala messicana, al passato torbido e alle foto ritrovate sui social, il procuratore: “La situazione legale dei tre napoletani non cambia il fatto che sono dispersi e dobbiamo cercarle“.
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