Strage di Cisterna: come sono state uccise le bambine, il dramma nell’appartamento

Sono state uccise in modo tremendo le due bambine, colpite dal padre una al cuore e l’altra con sei colpi alle spalle. Luigi Capasso ha tolto la vita alle sue figlie con la pistola d’ordinanza dopo aver sparato alla moglie, in fin di vita in ospedale, nel garage esterno al residence in cui la donna viveva con le due piccole di 8 e 13 anni. Alessia e Martina sono morte proprio per mano di chi le ha generate. La più piccola delle due è stata colpita nel sonno, mentre l’altra figlia, svegliata dal rumore del colpo di pistola, è stata ritrovata a pochi passi dal letto, riversa in terra e priva di vita. Una ricostruzione agghiacciante emersa dall’esame autoptico e dai rilevamenti del Ris.

Oggi si sono tenuti i funerali del carabiniere in forma privata a Napoli presso il cimitero di Poggioreale. Inizialmente le esequie erano previste presso la chiesa dei Sacri Cuori a Secondigliano, dove l’uomo è nato e cresciuto, ma per motivi di ordine pubblico sono state annullate. In molti si sono infatti detti contrariati per il fatto che la chiesa avesse accettato di celebrare un omicida/suicida. Capasso si è infatti tolto la vita, dopo una breve trattativa con i carabinieri.

Aveva previsto tutto, programmato la sua morte, quella della moglie e delle figlie. Nell’appartamento dove risiedeva Antonietta Gargiulo con le bambine sono infatti state ritrovate cinque buste contenenti delle lettere indirizzate ai familiari e soldi per pagare i tre funerali. I corpi delle due piccole, dopo essere stati dissequestrati dall’autorità giudiziaria a seguito dell’autopsia, sono stati trasportati nell’obitorio del cimitero di Cisterna di Latina. Per la celebrazione della cerimonia funebre in ricordo delle due bimbe non è ancora stata fissata una data precisa in quanto si attende un responso medico da parte dell’ospedale San Camillo di Roma, dove è ricoverata la madre.