Entrarono in azione a bordo di un furgone rubato davanti a un bar della zona e fecero fuori i capi del clan rivale per acquisire il controllo totale del territorio. Risolto dopo 20 anni un duplice omicidio di camorra avvenuto nei giardinetti del Rione Toiano a Pozzuoli, comune in provincia di Napoli.
Il 19 giugno del 1997 vennero uccisi Domenico Sebastiano e Raffaele Bellofiore, a capo del gruppo camorristico che contendeva il controllo degli affari illeciti al sodalizio capeggiato da Gennaro Longobardi e Gaetano Beneduce. Proprio i due boss, insieme a Salvatore Cerrone e Nicola Palumbo, tutti già detenuti, sono i destinatari delle quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del tribunale di Napoli al termine delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e svolte dai carabinieri della Compagnia di Pozzuoli.
Il provvedimento si basa anche su dichiarazioni di collaboratori di giustizia che hanno militato in entrambe le consorterie, passando dai Sebastiano-Bellofiore ai Longobardi-Beneduce in ossequio alla logica del “transito imposto ai vinti”.
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