Leonardo Bonucci al Milan sarà sicuramente il colpo dell’estate. Un trasferimento pesante che secondo la maggior parte degli addetti ai lavori andrà a indebolire la Juve e a rinforzare (soprattutto psicologicamente) le rivali: dal Napoli alla Roma, passando per le due milanesi che quest’anno torneranno a lottare per uno dei quattro posti disponibili per la Champions League.
Dopo sei scudetti di fila, la Juve, a detta di molti, risulta essersi indebolita con gli addii di Dani Alves e Bonucci. Tuttavia non bisogna sottovalutare un aspetto che da sempre contraddistingue la filosofia societaria bianconera. E’ stata infatti la Juve a liberarsi di Bonucci, diventato negli ultimi mesi della scorsa stagione un problema per Allegri e l’intero spogliatoio. Non importa dunque se sei forte. Non importa se sei il più giovane, e più forte, della celebre BBC (Bonuncci, Barzagli, Chiellini) che insieme al capitano Gigi Buffon ha contribuito ai successi in Italia della formazione allenata prima da Conte e poi da Allegri. Non importa nemmeno se l’anno prima la Juve ha rifiutato i 60 milioni del Manchester City, rinnovando il contratto di Bonucci con tanto di adeguamento.
Alla Juve comanda la Juve e l’esclusione di Bonucci (dopo la lite con Allegri al termine della sfida in campionato con il Palermo) nell’andata degli ottavi di Champions dello scorso febbraio contro il Porto era già stata un segnale forte. Così come il “rumoroso” silenzio della società bianconera quando le settimane successive alla debacle di Cardiff iniziarono a circolare voci sull’atteggiamento avuto da Bonucci nell’intervallo della finale di Champions League persa malamente contro il Real Madrid.
Nessuna smentita all’esclusiva pubblicata dal quotidiano torinese La Stampa, molto vicino alla famiglia Agnelli con lo stesso Bonucci che, consapevole di essere stato scaricato dalla società, avrebbe accolto positivamente i retroscena dell’intervallo di Cardiff. La Juve e soprattutto Massimiliano Allegri (che dopo Cardiff ha prolungato a cifre record il contratto fino al 2020) avevano già deciso: via Bonucci e Dani Alves protagonisti in negativo nello spogliatoio bianconero. Troppe intemperanze e iniziative personali che non sono piaciuti ai compagni di squadre e ad Allegri stesso. Da questo punto di vista la Juve ha dimostrato ancora una volta la sua forza e c’è da aspettarsi nella stagione che a breve inizierà una squadra ancora più rabbiosa degli altri anni.
Se la dirigenza bianconera ha dimostrato tutta la sua fermezza, lo stesso non si può dire per il popolo dei tifosi della Juventus che da sempre ci hanno abituato ad atteggiamenti incresciosi e dalla memoria corta. Lo scorso anno hanno bacchettato i tifosi del Napoli per l’eccessivo vittimismo in seguito al passaggio di Higuain a Torino. Oggi invece insultano Bonucci augurando anche del male al figlioletto che lo scorso anno fu vittima di diversi problemi di salute.
Atteggiamenti che vedono la torcida bianconera perdere per ben due volte: sia per la memoria corta che per le offese a un bambino di pochi anni. “Non sputare in cielo che in faccia di torna” ha riassunto, nel migliore dei modi, uno dei tanti tifosi del Napoli che nel ritiro di Dimaro è stato interpellato sull’ennesima caduta di stile del popolo juventino.
Doppia scossa di terremoto a Napoli, tremano di nuovo i Campi Flegrei dopo giorni di…
Denise Esposito ha pubblicato le foto di una giornata magica trascorsa con Gigi D'Alessio e…
Duplice agguato lo scorso giovedì pomeriggio a Napoli: al corso Secondigliano e in corso Amedeo…
Sgomento e dolore a Ischia, in provincia di Napoli, per la morte di un bimbo…
E' davvero una tragedia quella avvenuta all'alba di domenica mattina quando due ragazze giovanissime venivano…
Momenti di paura a Napoli, nel quartiere Capodimonte. Come riporta il Mattino ci sarebbe stato…