Secondigliano

Allarme sicurezza a Napoli, botta e risposta a distanza tra De Magistris e De Vincenti

72 ore di sangue a Napoli e provincia. E’ questo il triste bilancio stilato a seguito degli ultimi episodi di cronaca avvenuti nel territorio campano. Si contano ben sei omicidi tra la città e le zone limitrofe in meno di tre giorni, il primo in ordine di tempo è avvenuto ad Afragola, poi c’è stato il duplice omicidio a Giugliano, l’uccisione alla Riviera di Chiaia di un ragazzo di 29 anni e infine il doppio agguato a Miano.

Una serie di delitti che per le modalità in cui sono stati compiuti e il breve lasso di tempo in cui si sono susseguiti riaccendono l’allarme della sicurezza a Napoli. Un problema che va affrontato da tutte le istituzioni locali e statali. Su questo problema sono intervenuti a parlare Luigi De Magistris e Claudio De Vincenti. Sindaco di Napoli e ministro per il Mezzogiorno in occasioni diverse hanno espresso il loro parere su quanto sta accadendo in città. Ancora una volta il loro sembra essere un botta e risposta e mai come in quest’occasione le opinioni sono completamente divergenti.

Da una parte c’è il sindaco che chiede un intervento maggiore dello Stato e ribadisce come il problema della sicurezza a Napoli sia di competenza del Governo e quindi, reclama un’azione maggiore aldilà della militarizzazione del territorio. De Magistris in un lungo post su Facebook, in cui ha parlato dell’accoglienza a Napoli della nave dei migranti, ha toccato anche l’argomento della sicurezza:
Città che vive, grazie a noi napoletani, un riscatto e un risveglio mai visto. Napoli fiera e orgogliosa. I turisti, mai così tanti dal dopoguerra, apprezzano e ci stimolano a fare sempre meglio. Città anche inferno però. Gruppi organizzati e pericolosi continuano a delinquere e sparare. Camorra e non solo. Saranno sicuramente sconfitti dalla città che non si piega. Loro rappresentano la morte, contro la vita. Napoli la sua parte la sta facendo tutta, in un quadro economico finanziario durissimo. Lo Stato faccia di più. Sicurezza e repressione dei reati sono prerogative dello Stato. Per strada la domanda più frequente dei cittadini è la sicurezza. I ministri passano, gli impegni presi si diradano come nuvole al vento, i problemi di sicurezza sempre gli stessi. Noi non molliamo e, comunque, vinceremo. Anche contro violenti e criminali, che nella loro vita, con le loro condotte, danneggiano la città che non amano. Oggi Napoli offre alternative per tutti, anche per chi nella vita ha sbagliato. Si può cambiare, con una rigenerazione morale ed umana. Oggi, non domani. Con Napoli nel cuore“.

Parole a cui a distanza di ore è arrivata la risposta di Claudio De Vincenti. Le parole del ministro, seppur non in modo esplicito, sembrano essere proprio rivolte al sindaco di Napoli, che reclamava una maggiore azione da parte del Governo. De Vincenti in occasione della visita al cantiere di MetroCampania Nord-Est di Scampia, che è ripartito dopo 7 anni, ha parlato del ruolo dello Stato nella lotta alla criminalità a Napoli:
Fa quello che deve fare, la sicurezza è un tema fondamentale per i cittadini di Napoli e dell’area metropolitana. Far avanzare la riqualificazione urbana dell’area metropolitana è fondamentale anche sul versante della sicurezza. Quindi un’opera come questa che stiamo riaprendo oggi significa anche un respiro diverso per Scampia e per tutta l’area metropolitana e per la città di Napoli“. Opinioni ancora una volta contrapposte, la cui divergenza ci si augura sia superata affinché anche in questo campo si arrivi a una maggiore collaborazione tra Governo e Comune.

redazione

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