I migliori assist di Diego Armando Maradona: un gesto che rappresenta l’arte del gioco di squadra

Non è facile immaginare un video che raccolga tutte le magie di Diego Armando Maradona. El Pibe de Oro nella sua carriera ne ha realizzate talmente tante da rendere quasi una missione impossibile riunire in un unico video lo spettacolo che il fuoriclasse argentino ci ha regalato sui campi da calcio. Tuttavia sul web girano molti video che raccolgono i gol più belli e le giocate indimenticabili di D10S.

Quello che non si era visto ancora in giro è un video che mostrasse i passaggi migliori di Maradona. L’assist, così definito in gergo sportivo, è quel gesto di suprema importanza che identifica l’essenza del gioco di squadra. La capacità di giocare per il compagno, di metterlo in condizione di fare bene, magari di farlo segnare. Anche un altro grande campione che ha fatto la storia del calcio riflettendo su quale sia stato il momento più importante del suo percorso sportivo ha risposto: “Non è un gol ma uno degli assist più belli che abbia mai fatto. Il passaggio è un dono, un offerta al Dio del calcio perché devi fidarti dei tuoi compagni di squadra. Sempre, altrimenti tutto è perduto“.

Lo ha affermato Eric Cantona all’interno di un bel film “Il mio amico Eric” del regista inglese Ken Loach. Così Maradona conferma questo comandamento dello sport in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale, “La pelota siempre al compañero” in cui ha allegato un video con delle vere e proprie perle. Come non ricordare quella sfera data in profondità a Burruchaga contro la Germania nella finale dello storico mondiale in Messico del 1986. Una traiettoria che ubriacò la difesa tedesca e permise al centravanti argentino di realizzare il 3-2 decisivo per la vittoria dell’Albiceleste.

Guardando questo video lo sguardo resta incollato a quel pallone accarezzato con tocchi di delicatezza e grandezza, fino a quando l’atto finale della creazione è lasciato ai piedi del compagno. Perché in fondo un campione è tale anche per questo, quando sa di essere fuoriclasse insieme alla sua squadra.