“O sosamiello” è uno di quei dolci che i napoletani vogliono sempre vedere sulla propria tavola imbandita a festa durante il periodo natalizio. Non chiamatelo però semplicemente “biscotto”. Si tratta, infatti, di un dolce a tutti gli effetti. Rispetto ai Roccocò di cui sono lontani parenti, i Susamielli sono un po’ più morbidi e hanno la caratteristica forma ad “S”. Devono il loro nome alla copertura con semi di sesamo e tra gli ingredienti adoperati per prepararli spiccano per aroma le noci tritate, il miele, la cannella, il pepe e la noce moscata.
Forse non tutti lo sanno ma di questi prelibati dolci esistono tre varianti: il “Susamiello Nobile” ( in assoluto il più pregiato, preparato con la farina di qualità migliore ), il “Susamiello per zampognari” che, di solito, era regalato ai lavoratori e per questo motivo veniva preparato con farine meno pregiate ed infine il “Susamiello del buon cammino” farciti con marmellata di amarene e preparati da monaci e frati come nodo natalizio da elargire ai propri fedeli.
250 grammi di farina
250 grammi di miele millefiori
100 grammi di zucchero semolato
10 grammi di mandorle tostate
Frutta candita ( cocozza, cedro e scorzette )
”pisto” di cannella , chiodi di garofano e noce moscata
un pizzico di ammoniaca per dolci
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