Ormai il clan Lo Russo è completamente decimato dagli arresti e indebolito dalla faida di camorra contro i Mallo. I vertici dei Capitoni sono tutti in carcere. I boss della famiglia hanno deciso di pentirsi. Così oltre a Mario, Carlo e Vincenzo, anche Antonio Lo Russo ha deciso di diventare collaboratore di giustizia.
Dopo un anno e mezzo di carcere duro Antonio Lo Russo, figlio di Salvatore, ex boss dell’omonimo clan di camorra di Napoli, ha deciso di collaborare con la giustizia. Lo riportano organi di stampa.
Lo Russo è stato anche capoclan e potrebbe fornire agli inquirenti della Procura della Repubblica partenopea, importanti informazioni riguardo i traffici illeciti a Secondigliano e sui patrimoni accumulati dal clan soprannominato dei “Capitoni“.
L’ex boss, accanito tifoso del Napoli, è diventato famoso soprattutto per essere stato fotografato nel 2010 mentre assisteva alla partita di calcio Napoli-Parma, a bordo campo e con tanto di pettorina gialla.
L’episodio fece anche scattare una inchiesta sul calcio scommesse che successivamente venne archiviata. Da allora divenne latitante. Lo Russo è stato arrestato a Nizza, nell’aprile del 2014, dove si era rifugiato per sfuggire alla giustizia italiana.
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