La festa della liberazione ci ricorda la fine della dittatura nazifascista avvenuta nel 1945. La storia del 25 Aprile è importantissima affinché atrocità come quelle avvenute durante la seconda guerra mondiale non si ripetano mai più nella storia dell’umanità. Tutta l’Italia fu liberata dall’oppressione dei tiranni, ma Napoli ha una menzione particolare in questa vicenda per due motivi: il prima è che iniziò la liberazione dal fascismo con un anno e mezzo di anticipo, il secondo che fu una città strategica per le forze alleateche sbarcarono da noi nel settembre 1943.
Le forze alleate sfilano a Napoli
La storia del 25 aprile celebra un giorno fondamentale per tutta l’Italia e assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della lotta di resistenza attuata dai partigiani durante la seconda guerra mondiale contro il governo fascista e l’occupazione nazista. La nostra città si era ribellata agli invasori già nel 1943. Sono celebri, infatti, le quattro giornate di Napoli in cui dal 27 al 30 settembre di quell’anno un’insurrezione popolare riuscì a liberare la città di Napoli dall’occupazione delle forze armate tedesche. Ciò consentì alle forze americane, che arrivarono a Napoli il primo ottobre del 1943, di trovare una città già libera dai nemici e di poter quindi organizzare con più calma la strategia per liberare il resto dell’Italia.
Ma perché Napoli si ribellò prima di tutti gli altri ai nazifascisti? È presto detto: la nostra città è stata la più colpita della penisola per quanto riguarda i bombardamenti nemici. Furono distrutti edifici storici (tra cui il noto monastero di Santa Chiara in piazza del Gesù Nuovo) e interi quartieri vennero rasi al suolo. Tra l’altro gli occupanti tedeschi ogni giorno facevano prigionieri tra i civili e commettevano ogni genere di atrocità su tutto il popolo partenopeo (anche sulle donne). La disperazione dei napoletani era ai massimi livelli. Il 27 settembre 1943 questo risentimento esplose in una guerra civile senza precedenti. L’orgoglio di Napoli si mostrò in tutta la sua violenza. Centinaia furono le vittime partigiane, ma i tedeschi vennero finalmente scacciati dalla nostra città. L’arrivo degli alleati pochi giorni dopo fece il resto.
In Italia si dovette aspettare un po’ di tempo in più. La storia del 25 aprile infatti racconta di come in questo fatidico giorno del 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (il cui comando era presieduto tra l’altro da Sandro Pertini) proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate.
Come sempre Napoli si dimostrò all’epoca lungimirante e riuscì a liberarsi prima degli altri dai dittatori, ma il 25 aprile va festeggiato anche qui da noi per ricordarci quanto cadde in basso l’umanità nel portare avanti una guerra che fece milioni di morti in pochi anni. Cose del genere non vanno mai dimenticate.
Dopo 3 giorni di agonia è morta oggi, mercoledì 8 maggio, Rita Granata. La 27enne…
Sui profili social del neomelodico siciliano, in carcere dallo scorso ottobre, è apparso un messaggio…
Raffaella Fico ha parlato della sua vita privata, ospite di Monica Setta nel programma Storie…
Tragedia lo scorso martedì sera a Napoli in via Girolamo Santacroce dove un uomo ha…
Dopo la scossa di terremoto avvenuta lo scorso martedì sera, tornano a tremare i Campi…
A seguito dell'avviso di allerta meteo della Protezione civile regionale della Campania per fenomeni meteorologici…