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Buon Compleanno a Matilde Serao, la scrittrice di Napoli

Nasceva oggi Matilde Serao, una delle scrittrici più famose del Mezzogiorno. Nata in Grecia ma vissuta a Napoli, è la prima donna a fondare e dirigere un giornale in Italia. La romantica Matilde nasce il 7 marzo del 1856 da un avvocato napoletano e una nobile greca, fin da piccolissima manifestò la sua passione per la letteratura e la sua abilità nella scrittura. Giornalista affermta tra l’Ottocento e il Novecento fece del suo lavoro la sua vita e insieme al marito, Edoardo Scarfoglio, nel 1892 fondò Il Mattino.

Autrice di più di 70 opere, Matilde Serao, è molto conosciuta dal popolo napoletano anche per la sua famosa opera “Il ventre di Napoli” di cui raccontò: “Questo libro è stato scritto in tre epoche diverse. La prima parte, nel 1884, quando in un paese lontano, mi giungeva da Napoli tutto il senso di orrore, di terrore, di pietà, per il flagello che l’attraversava, seminando il morbo e la morte […] La seconda parte, è scritta venti anni dopo, cioè solo due anni fa, e si riannoda alla prima, con un sentimento più tranquillo, ma, ahimè più sfiduciato, più scettico che un miglior avvenire sociale e civile, possa esser mai assicurato al popolo napoletano […]La terza parte è di ieri, è di oggi: né io debba chiarirla, poiché essa è come le altre: espressione di un cuore sincero […] espressione nostalgica e triste di un ideale di giustizia e di pietà, che discenda sovra il popolo napoletano e lo elevi o lo esalti!”.

Nel 1904 si separò dal marito e lasciò Il Mattino per fondare poco dopo Il Giorno, iniziando una nuova vita accanto all’avvocato Giuseppe Natale, con cui restò fino alla morte. Venne candidata al Nobel per la Letteratura nel 1926, che andò poi a Grazia Deledda. Esempio di libertà professionale rappresenta un connubio artistico tra cronaca e racconto. In suo onore, il 16 febbraio, la “prima uscita” del caffè letterario “Matilde Serao”, nuovo spazio che prende vita dalla sezione cimitilese del CIF (centro italiano femminile) e che mira a diventare un momento d’incontro con la cultura del territorio. Un omaggio alla donna è anche la miniserie “Assunta Spina“, interpretata da Bianca Guaccero, in cui Lina Sastri, nei panni della giornalista napoletana, diviene un esempio per la protagonista della serie insegnandole a leggere e a scrivere. Tanti auguri Matilde e grazie per la feconda eredità che hai donato alla letteratura.

redazione

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