La giornata elettorale in Campania è stata segnata da un episodio inatteso che coinvolge la tiktoker napoletana Rita De Crescenzo. Come reso noto dal deputato Francesco Emilio Borrelli, alla creator non è stato permesso di votare nel suo seggio al Pallonetto di Santa Lucia, a Napoli, poiché non risulta più presente negli elenchi elettorali. La giovane, recatasi regolarmente alle urne, si sarebbe vista respingere la richiesta di esprimere la propria preferenza. Borrelli definisce la vicenda «ridicola», soprattutto alla luce delle settimane di campagna elettorale condotte dalla tiktoker a sostegno del consigliere uscente Pasquale Di Fenza, candidato per Forza Italia a fianco del candidato presidente Edmondo Cirielli.
Il caso esplode in un clima già teso in quanto l campagna di Di Fenza finita al centro di un’inchiesta giornalistica e accompagnata dal sostegno costante di due figure social molto discusse: la stessa De Crescenzo e l’imprenditore Angelo Napolitano, protagonisti in estate di video virali registrati negli uffici del Consiglio regionale al Centro Direzionale. Borrelli ipotizza che la cancellazione dalle liste possa essere dovuta a una dichiarazione di irreperibilità, pratica che – sottolinea – «viene spesso utilizzata per evitare notifiche giudiziarie». La tiktoker, dal canto suo, ha pubblicato un video definendo l’accaduto «vergognoso» e promettendo ulteriori spiegazioni.
La cancellazione dalle liste elettorali può verificarsi per diverse ragioni: trasferimento di residenza, decesso, perdita della cittadinanza, oppure cancellazione anagrafica per irreperibilità. Queste modifiche vengono gestite attraverso revisioni semestrali delle liste, ma possono essere effettuate anche tramite revisioni straordinarie a ridosso delle consultazioni. Nel caso in cui un elettore risulti cancellato, non può esercitare il diritto di voto fino alla regolarizzazione della propria posizione anagrafica. Resta ora da chiarire quale di queste motivazioni abbia coinvolto Rita De Crescenzo e se saranno avviati accertamenti, come auspicato da Borrelli.
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