Molini Pivetti sponsor della Festa della Città di Pompei: evento gratuito per 3 giorni

Molini Pivetti con Vincenzo Iannucci sarà sponsor e partner ufficiale dell’evento Festa della città di Pompei. Di tratta di un evento coordinato da Vincenzo Iannucci, Brand Ambassador di Molini Pivetti e Paolo Gramaglia, chef stellato del Ristorante President di Pompei, il tutto in un percorso gastronomico pieno di sorprese.

“Dare valore alla vera pizza napoletana”, nasce così la collaborazione con la nota Pizzeria Di Matteo, attività selezionata da Vincenzo Iannucci per dare lustro alla nota città campana. Con la sezione pizzeria infatti proprio attraverso le pietanze dello storico locale di Napoli verranno messi in risalto i prodotti della tradizione campana. Un filo conduttore con quella che è la tematica della Festa di Pompei. Un evento che si rinnova ogni anno e che, per il 2023, sarà gestito dall’amministrazione del sindaco Carmine Lo Sapio.

Tre giorni in cui verrà celebrata la storia della città di Pompei e con essa anche il patrimonio culturale, artistico e gastronomico. Il sindaco Carmine Lo Sapio ha dichiarato: “La festa inizierà venerdì 6 ottobre e durerà per 3 giorni. La prima giornata sarà dedicata ai bambini che svolgeranno diverse attività create proprio per loro. La giornata di sabato, 7 ottobre, sarà dedicata alla musica e ci sarà quindi l’orchestra con le musiche di Ennio Morricone. La domenica, 8 ottobre, sarà invece dedicata al percorso enogastronomico. L’intento è quello di promuovere anche la ristorazione che a Pompei è diventata di importanza vitale anche a causa del flusso del turismo raddoppiato dopo il covid. Pompei è una cittadina che si fonda sul turismo e questa festa ne vuole celebrare proprio la ripresa”.

La Festa della Città di Pompei si terrà nella piazza centrale e sarà ad ingresso gratuito, ma contingentato. Ogni persona potrà prendere un ticket e consumare dalle 3 alle 4 pietanze, assaggiando i prodotti della terra vesuviana esposti nei diversi stand. Di questo ce ne parla chi ha coordinato il percorso gastronomico ovvero lo chef stellato Paolo Gramaglia, del ristorante Predisent noto per le specialità di pesce e o piatti campani tra candelabri argentei e tende arricciate in un ristorante di classe.

“Il sindaco ogni anno rinnova la festa che si divide in tre giorni. Il giorno di domenica, dedicato alla gastronomia, è affidato allo chef che offrirà un percorso gastronomico dove verrà messa in evidenza la gioia della condivisione. Tutto il percorso di degustazione data dedicato alla storia del territorio di Pompei, ricco di viaggi nel tempo, dagli antichi romani che si dedicavano molto al culto del cibo, fino ad oggi e all’utilizzo dei prodotti vesuviani che sono eccellenze del territorio, esportate in tutto il mondo. Tutti i partecipanti, tra cui cuochi, pasticcieri e pizzaioli, avranno come tema la storia e la gastronomia del nostro territorio. A questa manifestazione partecipa anche l’associazione di cuochi, APC CAMPANIA, di cui sono il presidente onorario. Presenti anche un elenco di chef di Pomepei e di comuni del Vesuviano.

Tutti utilizzeranno prodotti del territorio Vesuviano dando carta bianca a ogni cuoco, pasticciere e chef che dovranno utilizzare la tradizione in maniera creativa per creare un viaggio culinario nel tempo. Pompei oltre ad essere città di storia e ad avere una città bellissima sta diventando una città tutta da gustare“.

All’evento, per il settore della pizza napoletana, ci sarà la pizzeria Di Matteo, con sponsor Molini Pivetti. I pizzaioli napoletani si occuperanno di rappresentare il tipico piatto, rispettando la storia di Pompei e del territorio vesuviano. Il titolare Eduardo Di Matteo ha specificato cosa porteranno nel loro stand: “Per rispettare il tema della storia porteremo le pizze classiche margherita e marinara che fanno parte della storia della pizza. In aggiunta ci sarà la specialità: Faccia Gialla, una pizza composta da pomodorino giallo del Vesuvio, mozzarella di bufala campana, basilico, formaggio e grattata di limone. Quest’ultima è strettamente legata a Pompei e al Vesuvio anche perchè è dedicata a San Gennaro. Secondo la leggenda fu proprio il santo patrono a fermare la lava che stava distruggendo il territorio in seguito a un’eruzione”.