Si è conclusa un’altra notte di terrore in Ucraina. Le sirene hanno iniziato a suonare da questa mattina, sono state attivate negli oblast di Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zakarpattya, Chernivtsi, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Khmelnytsky e Odessa. Intanto mentre il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e’ tornato a chiedere colloqui diretti con il leader russo, Vladimir Putin, dicendosi pronto al “compromesso” sull’impegno di Kiev a rinunciare all’adesione alla Nato in cambio del cessate il fuoco, del ritiro delle truppe russe dall’Ucraina e di garanzie di sicurezza per il suo Paese, l’allarme arriva dall’America. Secondo il presidente, Joe Biden, Putin potrebbe ricorrere ad armi chimiche e biologiche.
Per il presidente americano una tale mossa chiaramente muoverebbe la risposta dell’Occidente. Per Biden Putin: “Ha le spalle al muro, sottolineando che Mosca ha recentemente accusato gli Stati Uniti di possedere armi chimiche e biologiche in Europa. “È semplicemente sbagliato. Ve lo garantisco”, ha insistito durante un incontro con gli imprenditori americani a Washington. “Loro (i russi) affermano anche che l’Ucraina ha armi chimiche e biologiche in Ucraina. Questo è un chiaro segno che lui (Vladimir Putin) intende utilizzare entrambi i tipi di armi“, ha continuato.
Dall’Ucraina fanno sapere che scorte e munizioni russe starebbero finendo: “dureranno per non più di tre giorni“. A riportare l’aggiornamento sono state le forze armate di Kiev nel loro ultimo rapporto operativo. Per l’Ucraina si tratta di un “fallimento logistico” che ha portato anche malcontento tra i soldati: secondo il rapporto dell’esercito ucraino, solo nel distretto di Okhtyrka, nella regione di Sumy, “la disobbedienza dei militari russi” ha visto 300 di loro rifiutare di eseguire gli ordini.
Zelensky nel suo ultimo videomessaggio pubblicato questa notte ha spiegato qual è il compromesso che vorrebbe trovare con Putin per il cessate il fuoco: “E’ un compromesso per tutti: per l’Occidente, che non sa cosa fare con noi riguardo alla Nato, per l’Ucraina, che vuole garanzie di sicurezza, e per la Russia, che non vuole un’ulteriore espansione dell’Alleanza”.
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