Mario Draghi è intervenuto alla Camera al question time sulle misure che il Governo intende attuare per l’accoglienza dei profughi ucraini in Italia. Contestualmente ha annunciato che proprio per fronteggiare la crisi economica provata dalla guerra: “l’Iva sarà ridotta al 5 per cento per le utenze del gas e il governo ha destinato 16 miliardi per sostenere le famiglie con i rincari delle bollette del gas”.
Il premier ha riconosciuto il grande lavoro svolto da associazioni, cittadini e politici, ha sottolineato come ci troviamo dinanzi a una “crisi umanitaria che non ha precedenti“. Draghi ha poi illustrato qualche numero. Alla data dell’8 marzo “in Italia erano arrivati 21.095 cittadini ucraini, oggi sono 23.872, soprattutto dal confine italo-sloveno. Oltre il 90% è costituito da donne e bambini: ieri 10.500 donne, oggi 12 mila. Gli uomini erano 2mila ieri, oggi 2.200, i bambini 8.500 ieri e oggi 9.700. Il flusso è destinato ad aumentare”
AUMENTO DEI COSTI DELL’ENERGIA – La Lega ha poi presentato un’interrogazione sull’aumento dei prezzi che arriverà a causa della guerra. Su quest’aspetto Draghi ha spiegato: “Ovviamente seguiamo con grande attenzione le conseguenze di questa crisi sull’economia e sulla situazione finanziaria dei cittadini italiani, l’incremento del prezzo dell’energia e l’incremento e disponibilità delle materie prime. Il governo non può fermare questi eventi ma possiamo muoverci con rapidità e decisione come abbiamo fatto e come continueremo a fare per difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle imprese”.
Il premier ha spiegato che è prematuro pensare di cambiare il Pnrr rispetto alle ripercussioni economiche attuali e future dovute alla guerra. Ma ha osservato: “E’ chiaro che molte delle regole che ci hanno accompagnato in questi anni devono essere rilette”.
FORNITURA DEL GAS – Uno dei problemi fondamentali della crisi in Ucraina e delle sanzioni alla Russia è la fornitura del gas e dunque la necessità del nostro Paese di svincolarsi dall’acquisti dal paese di Putin: “Siamo al lavoro per ridurre la dipendenza dal gas russo in tempi rapidi. E’ necessario farlo. E’ necessario farlo”. Poi ha sottolineato l’impegno del Governo affinché si trovino nuove fonti di energia rinnovabili: “Siamo impegnati per diversificare le forniture e aumentare le fonti rinnovabili: questa è l’unica strategia nel lungo periodo”.
Draghi ha osservato: “Siamo tutti impegnati a intervenire con forza per tutelare il potere potere d’acquisto“, l’intenzione è di “mantenere una politica di bilancio prudente che non implichi nuove rilevanti misure permanenti di spesa ma permetta tutti gli interventi necessari a sostenere l’economia ora, nell’emergenza”.
LE SANZIONI ALLA RUSSIA – Per quanto riguarda la questione delle sanzioni alla Russia e delle ripercussioni economiche che queste potranno avere sul nostro Paese ha detto: “Le sanzioni servono ad applicare la massima pressione possibile sul governo di Mosca perché cessi le ostilità e riprenda la diplomazia. L’impegno sul fronte sanzionatorio da parte dell’Italia è stato attuato con coraggio ed equità. Tutto questo impegno deve essere uguale all’impegno per aiutare famiglie e imprese in questa situazione e sostenere soprattutto i più deboli”.
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