A Napoli, anche chi non crede, crede al miracolo di San Gennaro. A quel rapporto di devozione tra il santo e il popolo che si rinnova con la liquefazione del sangue. E in un mondo appiattito in cui tradizioni e consuetudini si perdono, il vero “miracolo” è la sempre maggiore attenzione anche alla liquefazione del sangue il 16 dicembre -in memoria del giorno in cui la lava del Vesuvio si arrestò alle porte della città per le preghiere del popolo al santo patrono.
‘ detto miracolo “laico” perchè è presieduto da una istituzione laica di cui fa parte il Sindaco quasi a voler evidenziare che in questa occasione il prodigio del sangue costituisca segno premonitore di un futuro roseo per la città.
L’anno scorso, in questo stesso giorno, con De Magistris sindaco, il sangue non si è sciolto. Oggi, con Manfredi sindaco….nemmeno! E se crediamo che San Gennaro invii segni, quello di oggi non è certo un buon auspicio al quale però io aggiungo che, nell’interesse della città e dei nostri figli, non basta solo affidarsi ma è in ogni caso necessario rendersi protagonisti consapevoli del futuro della città con impegno e tenacia.
di Antonella Esposito Gagliardi, avvocato esperta di diritto di famiglia e tematiche sociali
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