È vero che di base c’è un contratto da rinnovare. È vero che in questi passaggi la SSC Napoli è sempre stata deludente. Non è un mistero che nei momenti clou riguardanti la gestione di alcune situazioni, il club di Aurelio De Laurentiis ha sempre rimandato il problema invece che affrontarlo. Del resto stiamo parlando del rinnovo del capitano, nonché giocatore di spicco della squadra azzurra: Lorenzo Insigne.
Premesso tutto ciò, è evidente una sorta di ‘accanimento’ mediatico nei confronti del Napoli. Non c’è niente da fare alcuni giornalisti vogliono che tra Insigne e Spalletti ci sia una rottura. Una crepa che possa destabilizzare l’intero ambiente minando il grande percorso iniziato questa stagione e che ha portato i partenopei ad essere primi in classifica.
Così si è parlato di ‘caso Insigne‘ quando il capitano non ha giocato contro la Salernitana e si è inquadrato il suo sguardo (al rallentatore), quando ieri è stato sostituito. Ora, quale calciatore in un momento come quello vissuto dal Napoli contro il Verona, esce dal campo felice e contento? Soprattutto se è il capitano della squadra?
Credo nessuno. Eppure la regia ha insistito su quel primo piano e poi sul ‘cinque‘, tra Insigne e Spalletti per cercare qualcosa, qualsiasi cosa che potesse lasciare intendere che tra i due gli umori fossero negativi e pesanti. Un dettaglio che enfatizzato nel modo giusto diventa un caso e quindi una polemica reale. Peccato che alla base ci sia tutta una montatura.
Contro la Salernitana l’allenatore lo ha spiegato bene: Insigne aveva un affaticamento muscolare. Ieri semplicemente Spalletti ha deciso di sostituirlo. E quindi? Cosa c’è di male? E poi ci si mette il momento in cui Insigne deve tirare un rigore, perché se dovesse sbagliarlo, vorrebbe dire che il capitano è ‘distratto’ dalla vicenda contrattuale.
Per carità, la società non può semplicemente fare scaricabarile (“Il futuro di Insigne dipende da lui“), ma deve risolvere lo stallo. Non dimentichiamo che il Napoli in passato è stato capace di vendere a gennaio, in piena stagione, il proprio capitano e calciatore simbolo: Marek Hamsik. Come minimo con Insigne sarebbe saggio, oltre che giusto, evitare di ripetere l’errore.
È altrettanto vero, però, che parte della stampa sta sguazzando nel nulla pur di rompere le uova nel paniere di Spalletti. Questa partenza sprint del Napoli ha sorpreso tutti e il primo posto degli azzurri, probabilmente, non piacerà a qualcuno. Facciamo stare tranquillo questo gruppo fantastico e pensiamo al calcio giocato.
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