L’epidemia di virus respiratorio sinciziale sta colpendo bambini e neonati e allarmando i genitori di tutta Italia. Ma di cosa si tratta? E come fare per accorgersi prima di questa brutta bestia? Un a risposta la forniscono i pediatri.
La Società italiana di pediatria (Sip) dà alcuni consigli su come prevenire la malattia nei bambini prima che diventi troppo complessa.
“I segnali di allarme da non sottovalutare e che devono condurre ad una valutazione ospedaliera sono principalmente: la riduzione dell’alimentazione che rappresenta il primo segno che il bambino sta peggiorando ed è spesso la principale causa di ricovero ospedaliero; la presenza di episodi di apnea (momenti di interruzione del respiro); la comparsa di difficoltà respiratoria: il bambino respira più velocemente ed è affannato, sono presenti rientramenti al torace e al giugulo (cioè è più marcata la fossetta tra il collo e lo sterno). Da sapere c’è anche il fatto che i sintomi del virus respiratorio sinciziale sono simili a quelli di altre infezioni respiratorie virali e sono rappresentati da rinorrea, tosse secca e stizzosa e febbre (nella maggior parte dei casi non elevata). Successivamente possono comparire i segni di una riduzione dell’alimentazione e poi difficoltà respiratoria, in genere in 3°-5° giornata di malattia”.
Questo virus colpisce le vie respiratorie inferiori e può condurre a bronchiolite acuta o polmonite. Riguarda i bambini più piccoli, ma può diffondersi anche ai più grande. E estremamente virale e trasmettibile mediante le mucose di naso, bocca e occhi.
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