“E’ vero avevo Samuele in braccio fuori a quel maledetto balcone ma non l’ho ucciso”. Arrivano le prime parole del domestico fermato perché ritenuto gravemente indiziato per l’omicidio di Samuele, il bambino precipitato dal balcone del terzo piano in via Foria lo scorso venerdì.
Mariano Cannio, 38 anni, ha negato di aver ucciso il bambino, 4 anni. Durante l’interrogatorio terminato a tarda notte l’uomo, difeso da un avvocato d’ufficio, la cassazionista Carmen Moscarella, ha confermato di soffrire di disturbi psichici. Non ha saputo fornire ulteriori dettagli su quella che al momento non si capisce bene se sia stata una tragedia.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, con le indagini condotte dagli agenti del commissariato di Polizia San Carlo-Arena e dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli, Cannio avrebbe approfittato di un momento di distrazione della madre, all’ottavo mese di gravidanza, per prendere Samuele e lanciarlo dal balcone.
Tragico incidente sul lavoro nel cantiere della metropolitana di Napoli in zona Capodichino. Secondo le…
Poco fa il produttore e attore Gaetano Di Vaio, caduto dalla moto lo scorso 16…
Sicuramente nessuno dimentica questo matrimonio. La scorsa sera ai Campi Flegrei, la scossa di terremoto…
Scossa di terremoto alle 8,28 nella zona dei Campi Flegrei. La magnitudo è stata di 3.6 registrata dall'Ingv ad una…
Preoccupazione a Napoli dopo le forti scosse di terremoto che ci sono state lo scorso…
Tragedia nel pomeriggio alla stazione di Aversa dove un uomo è morto dopo essere travolto…