Una bimba sassarese di 5 mesi lotta tra la vita e la morte nell’ospedale Gaslini di Genova in seguito al principio di soffocamento provocatole da un sacchetto di plastica che, per cause che accerterà l’inchiesta della Procura, le ha cinto la testa fino a impedirle di respirare. L’incidente, riferito dal quotidiano La Nuova Sardegna, risale ad alcuni giorni fa.
A trovare la bimba riversa nel suo lettino è stata la madre, che avrebbe tentato di rianimarla prima di attivare i soccorsi. Trasportata al pronto soccorso pediatrico dell’Aou di Sassari, la piccola è stata trasferita a Genova. I genitori sono intanto finiti sotto inchiesta.
La bambina arrivata da Sassari in seguito a soffocamento con una busta in testa, “è in condizioni gravi ma stabili e resta ricoverata in rianimazione“. Lo rende noto l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova dove la piccola, fa sapere l’ospedale, è “ricoverata da due settimane“.
È una bimba di etnia rom che vive assieme alla sua famiglia nel campo nomadi di Piandanna, alla periferia di Sassari, la piccola che dallo scorso 6 giugno lotta tra la vita e la morte nell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova dopo aver rischiato il soffocamento a causa di un sacchetto di plastica che, per motivi e con tempistiche ancora in corso di accertamento, le ha cinto la testa mentre si trovava nel suo lettino. È quanto apprende l’Ansa.
Stando alla versione fornita dalla madre agli inquirenti, la bimba dormiva mentre lei stava cambiando il vestitino ad un altro dei suoi 4 figli. Quando si è accorta di quello che stava succedendo, la donna ha provato assieme al marito a rianimare la piccola, poi la chiamata al 118 e la corsa al pronto soccorso pediatrico dell’Aou di Sassari.
La piccola è arrivata in condizioni gravissime: fredda, battito assente, praticamente morta. I sanitari hanno impiegato 12 minuti per rianimarla. Poi è stato attivato il volo a bordo del quale è stata trasferita a Genova, dove ancora si trova in condizioni disperate. I medici stanno comunque facendo di tutto per salvarle la vita.
Sulla vicenda ha aperto un’inchiesta la Procura di Sassari, titolare è il sostituto procuratore Paolo Piras, esperto di questioni sanitarie. Le indagini sono affidate ai carabinieri del Nas, impegnati a ricostruire le fasi dei soccorsi e tentare di capire in che modo si sia verificato l’incidente. Una delle ipotesi è che sia stato un altro fratellino, per gioco, a infilare il sacchetto sulla testa della bimba.
Della vicenda si occupa anche la Procura minorile. La procuratrice Luisella Fenu ha chiesto al presidente del tribunale dei minorenni, Guido Vecchione, la sospensione immediata della responsabilità genitoriale di padre e madre, assistiti dagli avvocati Maria Paola Cabizza e Giuseppe Onorato. L’udienza è stata fissata per l’1 luglio.
Alessia Pascarella e Lino Giuliano sono usciti separati da Temptation island 2024. Dopo un mese…
Geolier sta vivendo la sua estate da single e la sta trascorrendo in compagnia di…
"Codice rosso, codice rosso, è caduto un ballatoio della vela celeste stanno un sacco di…
"Servono carta igienica, rotoloni, assorbenti, tovaglioli, fazzoletti, creme e prodotti per bimbi, pannolini, carne, frutta,…
Mentre nella giornata di ieri si è aggravato il bilancio dei morti del crollo di…
“I nostri bambini hanno bisogno del tuo aiuto”: è l’ appello lanciato dall’ospedale Santobono Pausilipon,…