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Napoli, 16enne accoltellato in centro mentre ai baretti ha ‘sfilato’ un ‘battaglione’ di forze dell’ordine

Ennesimo sabato si tinge di sangue a Napoli. Un giovane di 17 anni nella serata di sabato, poco dopo le 22 (orario del coprifuoco), è stato accoltellato in via Arcoleo, a due passi dal Lungomare dopo una lite per motivi sentimentali. Un altro episodio di violenza nel cuore della città tra giovanissimi. Eppure l’escalation a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi porterebbe a domandarsi per quale motivo non ci siano maggiori presidi delle forze dell’ordine in orari caldi. Ancor di più quando si vede che a pochi metri da dove è avvenuto il ferimento del ragazzo, nella zona nota come quella dei ‘baretti di Chiaia‘, ha sfilato un vero e proprio ‘battaglione’ di forze dell’ordine, che ha marciato per i vicoletti del salotto cittadino, invitando le persone ad andare via e a disperdersi poiché si stava avvicinando l’orario del coprifuoco.

Coprifuoco che a poca distanza, però, non è stato rispettato né dal 16enne accoltellato, né dal suo aguzzino, 17enne identificato successivamente dalle forze dell’ordine, che ha potuto agire indisturbato, colpendo il ragazzo con un fendente. Il quadrilatero dei baretti di Chiaia, però, in quel momento era il luogo più sicuro della città. Presidiato da decine di agenti di Polizia e Carabinieri armati di manganello e casco, manco ci fosse una protesta organizzata in corso, che creando un vero e proprio scudo hanno spinto le persone a ‘dileguarsi’, ‘imponendo’ anche la direzione da seguire per lasciare la strada. Il risultato? Si sono diretti tutti verso lo stesso lato, con conseguenti assembramenti, proprio quelli che in realtà andrebbero evitati. Ma l’importante a quanto pare era ‘svuotare’ la strada allo ‘scoccar’ del coprifuoco.

Ovviamente nessuno vuole dire che questa misura non vada rispettata, ma se a pochi metri dallo schieramento di forze dell’ordine che ha sfilato per le vie dei baretti di Chiaia, un giovane di 17 anni, quasi in contemporanea alla ‘parata militare’, è stato accoltellato, forse le disposizioni dei presidi andrebbero riviste. Può essere una zona ‘tanto sicura’ a discapito di altre anche limitrofe? E’ davvero necessario disporre una moltitudine di agenti per far sgomberare due ‘vicoletti’ in un solo quadrilatero e lasciare le restanti strade incontrollate? E’ possibile che incessanti segnalazioni e richieste spingano a indirizzare maggiori controlli in un luogo piuttosto che un altro?

Non possiamo sapere come sarebbe andata a finire se via Arcoleo in quel momento fosse stata presidiata, magari la violenza si sarebbe consumata in un’altra strada. Appare chiaro però, che dove c’è una zona che diventa una vera e propria ‘fortezza’, troppe altre sono ‘franche’. E basta vedere video che girano in rete per rendersene conto. Da Mergellina al Centro Storico, in troppe strade si schiamazza fino a notte fonda senza che nessuno faccia niente.

Spesso si sente dire che manca il personale per riuscire a presidiare l’intero territorio. Di certo se quel poco che c’è viene impiegato esclusivamente in una strada di Napoli, non stupiamoci che il resto della città diventi terra di nessuno e scenario di episodi di sangue.

 

Piero De Cindio

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