È stato studente universitario ma sempre impegnato su tutto ciò che ha riguardato le dinamiche politiche e sociali. Tanti i progetti di allora, compreso quello di una web radio universitaria. Poi un’altra passione: il rugby.
Antonio Prisco amava e praticava questo sport in un club campano. Ha sempre dato tutto per la palla ovale, per questo era amato e rispettato dai compagni. Poi è sbocciato definitivamente il seme della politica e militanza sindacale.
Iscritto alla Cgil, Antonio è diventato il baluardo difensivo dei rider. Un simbolo, giovane, delle lotte dei lavoratori. Non è un caso che quando si è saputo della sua scomparsa, un corteo di rider a bordo dei propri scooter si è recato sotto casa sua. Antonio è stato trovato senza vita, non si è svegliato.
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