Mauro Romano, bimbo rapito a 6 anni potrebbe essere lo sceicco Al Habtoor

Dopo il caso Denise Pipitone, si accendono i riflettori su un altro bambino scomparso in Italia. Si tratta di Mauro Romano, bimbo salentino che all’età di 6 anni sparì da Recale, in provincia di Lecce.

Mauro Romano, bimbo rapito a 6 anni potrebbe essere lo sceicco Al Habtoor

La mamma, Bianca Colaianni, che cerca disperatamente suo figlio da 44 anni, l’avrebbe riconosciuto in uno sceicco arabo, Mohammed Al Habtoor, 52 anni, figlio del magnate Khalaf Al Habtoor, tra uomini più ricchi degli Emirati Arabi Uniti.

LA SCOMPARSA

Era il 1977 i genitori di Mauro si trovavano a Poggiomarino, in provincia di Napoli, per i funerali del nonno paterno. Il piccolo nel frattempo si trovava a casa dei nonni materni, quando scomparve misteriosamente. Un amico di famiglia, ex barbiere di 79 anni, fu accusato di aver portato via il bimbo con la sua Apecar, e di aver consegnato il piccolo Mauro a due uomini, la cui identità non è mai stata svelata.

Oggi si riaccende la speranza per mamma Bianca: “Nelle foto ho riconosciuto due cicatrici: una sul sopracciglio, l’altra sulla mano destra, che si procurò con un ferro da stiro. Questi sono soltanto alcuni dei particolari in comune tra Mauro e quest’uomo, non possono essere soltanto delle coincidenze. Siamo pronti a partire per Dubai, ma non possiamo andarci da soli. Siamo arrivati fin dove ci è stato consentito”, ha detto mamma Bianca, in un’intervista a Il Corriere della sera.

La richiesta di esame del DNA

Solo il Dna potrà stabilire se davvero Mauro e Mohammed sono la stessa persona. “Siamo pronti a partire per Dubai, ma non possiamo andarci da soli. Siamo arrivati fin dove ci è stato consentito: non abbiamo alcun potere per andare oltre. È per questo che chiediamo che la vicenda sia presa in gestione dalle autorità”, aggiunge la signora Colaianni.

Le richieste dei coniugi di eseguire il test del Dna sono fino a ora  state rifiutate. I familiari quindi voleranno a Dubai per ottenere che l’esame venga eseguito tramite l’intercessione delle autorità consolari.