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Ciccio e Tore, profanate le tombe dei due fratellini che morirono in una cisterna a Gravina

Non c’ è pace per Francesco e Salvatore Pappalardo, i bimbi di 11 e 13 anni, che  scomparvero a Gravina di Puglia il 5 giugno del 2006 e vennero trovati  20 mesi dopo in una masseria abbandonata.  Le tombe dei due fratellini Ciccio e Tore sono state distrutte e profanate.

Ciccio e Tore, profanate le tombe dei due fratellini che morirono in una cisterna a Gravina

A dare la notizia è stato il sindaco di Gravina, Alesio Valente: Ciccio e Tore, Francesco e Salvatore Pappalardi. La loro tragica storia non basta a saziare la fame di dolore degli sciacalli. Un paio di giorni fa mani ignote – si legge su Facebook –  ma esperte hanno forzato l’ingresso della cappella cimiteriale in cui riposano i due fratellini ed hanno scardinato le lastre di vetro che ricoprono le tombe.

Un gesto che si aggiunge al dolore della famiglia. ” Me ne ha voluto parlare con la voce rotta dalla sofferenza il padre dei due fanciulli, Filippo, fiducioso che le istituzioni, anche attraverso il sindaco, e naturalmente attraverso le forze dell’ordine e la magistratura, possano aiutare a far luce su quanto accaduto, sui motivi di tanto odio vigliacco”, continua il messaggio del sindaco.

“Ho ascoltato con attenzione e con commozione le parole di Filippo ed ho voluto esprimergli tutta la mia vicinanza. Una profanazione grave, che suscita sdegno e apre la via ad un interrogativo inquietante: perché? Un gesto del genere, che è come sale su una ferita mai rimarginata, è un’offesa non solo a una famiglia che piange i suoi bambini, ma ad una città intera, che forse con quella triste vicenda non ha ancora fatto del tutto i conti. Ed è forse ora di fermarsi a riflettere, nel nome della verità”, conclude Alesio Valente.

Le accuse nei confronti del padre

Il padre 15 anni fa fu inizialmente accusato di essere responsabile della sparizione dei due bambini, salvo poi essere scagionato quando nel 2008 furono rinvenuti i corpi dei due fratellini in una cisterna abbandonata. Dall’autopsia risultò poi che i piccoli sono morti di stenti sul fondo del pozzo dove sono precipitati, forse, nel corso di un gioco. Ciccio è morto per primo per l’emorragia causata dalla caduta. Tore è sopravvissuto al fratellino per diverse ore. È morto nel sonno per fame, freddo e per l’emorragia causata dalle ferite.

Il padre è stato risarcito con la somma di 20mila euro per l’ingiusta detenzione e 45mila euro per i danni esistenziali. Rosa, la mamma dei due fratellini, invece, continua a sostenere che quella sera Ciccio e Tore fossero in compagnia di altri ragazzini che avrebbero nascosto quello che sapevano.

 

IL POST DEL SINDACO DI GRAVINA

 

Ciccio e Tore, Francesco e Salvatore Pappalardi. La loro tragica storia non basta a saziare la fame di dolore degli…

Pubblicato da Alesio Valente su Domenica 7 marzo 2021

redazione

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