L’autopsia compiuta sabato sul corpo della piccola Antonella Sicomero ha confermato che la bambina sarebbe morta per asfissia. La bimba di appena 10 anni era stata ritrovata giovedì sera in gravissime condizioni dalla sorellina nel bagno della loro casa di via Schiavuzzo, alla Kalsa con una cintura al collo.
L’accertamento è stato eseguito all’Istituto di medicina legale del Policlinico e la dottoressa Antonella Argo, alla quale la Procura ha affidato l’incarico, depositerà la sua relazione nelle prossime settimane. La pista privilegiata dalla squadra mobile, coordinata dal procuratore aggiunto Laura Vaccaro e dai sostituti Ludovica D’Alessio e Maria Bambino, è quella secondo cui la piccola sarebbe morta soffocata per aver partecipato ad una challenge su TikTok, una prova di resistenza assurda all’asfissia. Tutto il materiale reperibile nello smartphone della bambina chiarirà questa ipotesi.
Il reato ipotizzato per il momento e a carico di ignoti, anche dalla Procura dei minorenni, è quello di istigazione al suicidio. Si sta cercando di capire se qualcuno abbia invitato la vittima a partecipare al tragico gioco e anche se esista una rete più ampia di criminali dietro a questo tipo di gare. La vittima, nonostante fosse così giovane, aveva più di un profilo su Facebook e Instagram.
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