Vincenzo De Luca torna a Che tempo che fa, programma condotto da Fabio Fazio. Il governatore campano ha fatto il punto della situazione con la previsione delle prossime settimane che ci aspettano in vista delle festività. “Credo che per tutti quanti noi non vivere il Natale come sempre sia una sofferenza (…). Abbiamo alle spalle settimane in cui il governo ha fatto interventi che non ho condiviso, a macchia di leopardo. L’algoritmo a un certo punto è diventato qualcosa di incomprensibile. Si pronuncia algoritmo ma si chiama marchetta”.
“Se non abbiamo rigore nelle prossime due settimane non c’è nulla da fare avremo una terza ondata grave. Per due ragioni: apertura delle scuole e picco dell’influenza stagionale, noi avremo una situazione estremamente pesante. Non mi si dica apriamo la mobilità nei piccoli comuni, il 70% ha 5mila abitanti, circa 10milioni di abitanti e se apriamo la mobilità non ci sarà nulla da fare”, ha proseguito il presidente della Regione Campania.
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Momento d’ironia quando Fazio gli ha ricordato una delle frasi dette durante una diretta: “Sono chiusi solo i venditori di pantofole di panno beige”. Il padrone di casa ha poi ribadito come le immagini arrivate non solo da Napoli, ma da tante città italiane, colme di gente, dimostrino che le persone pare che non sentano la gravità della situazione. Il governatore ha risposto: “Serve la responsabilità di tutti, io metto in conto che avremo un 20% di irresponsabili che il cenone di Natale lo farà con trenta persone e che ci sarà chi organizzerà il veglione di Capodanno nelle ville private, dobbiamo sapere che la situazione sarà complicata. Dobbiamo evitare di prendere decisioni morbide, se si apre agli spostamenti spostamenti tra i comuni di 5mila abitanti a Palazzo Chigi dovremo aprire un reparto psichiatrico”.
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Si è passati poi al tema dei rientri in Campania dal Nord o da altre regioni: “Noi manterremo la linea di rigore, non apriremo – spiega De Luca – la mobilità per i piccoli comuni così come vieteremo la possibilità di spostarsi nelle seconde case. Qui dobbiamo avere molto più rigore che altrove”. Fazio ha poi toccato l’argomento Mes: “Noi rischiamo di sprecare quest’occasione (…). Con i presidenti meridionali dobbiamo incontrarci e bisogna iniziare una bella battaglia, mi auguro che facciano lo stesso i ministri meridionali, ma se hanno la faccia di Bonafede, bonanotte“.
A conclusione Fazio ha domandato a De Luca cosa risponde al personale sanitario che l’ha invitato ad andare a vedere le condizioni in cui si lavora, ma il governatore non ha risposto propriamente alla domanda, e si è limitato a complimentarsi con gli operatori in prima linea nella battaglia alla pandemia: “Uno sforzo encomiabile del personale sanitario”.
Si arriva al momento dei saluti e De Luca prima di interrompere il collegamento, ha detto: “Aprire tutto, ma aprire sempre. Creare le condizioni di sicurezza”.
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