Una tragedia che ha sconvolto tutti nel mese di settembre a Napoli, quella della morte del ragazzino di 11 anni, gettatosi dal balcone della propria abitazione a Mergellina la notte del 29 settembre. Gli accertamenti della polizia postale hanno escluso che possa esserci la challenge online di Jonathan Galindo dietro il suicidio. Non sarebbe stata dunque una sfida mortale, quelle composte da tappe che prevedono come ultimo step quello di lanciarsi nel vuoto, a mettere fine alla vita del giovanissimo.
Sulle chat delle mamme di alcuni compagni del ragazzino erano circolati diversi video e link del gioco e, per questo, la Procura dei minori aveva deciso di aprire un fascicolo d’inchiesta. Come riportato da Fanpage.it a far propendere per l’ipotesi che fosse stato in qualche modo indotto era stato un messaggio che poco prima il piccolo aveva inviato alla madre su WhatsApp: “Ti amo ma ora ho un uomo incappucciato davanti e non ho tempo”. Nonostante le denunce però le forze dell’ordine di tutto il mondo non hanno mai trovato prove.
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