Questo venerdì mattina un gruppo di genitori si è radunato davanti alla sede della Regione Campania per protestare contro la decisione di Vincenzo De Luca di sospendere le attività didattiche. Ai tempi dei social tutto si muove velocemente, così pochi minuti dopo che il governatore ufficializzasse l’ultima ordinanza è nato un gruppo su Facebook per mobilitarsi contro la chiusura delle scuole.
Il gruppo “Protesta contro De Luca” in poco tempo ha raggruppato oltre 3.800 membri. Un buon risultato, simbolo del sentimento condiviso da molti genitori, contrari alla decisione del governatore di sospendere l’attività didattica per 15 giorni. Così si è deciso di manifestare davanti alla Regione per chiedere a De Luca un’alternativa a quella che in molti ritengono sia l’opzione “più facile”. Sono tanti genitori a credere che la chiusura delle scuole sia stata una pessima idea, una soluzione che non fa altro che danneggiare bambini e ragazzi, coloro che hanno pagato il prezzo più caro di questa pandemia. “Si poteva prevedere l’aumento dei contagi – dice una madre – e organizzare le cose in modo diverso”. “La cosa peggiore che si possa fare in un Paese civile – sottolinea un padre – è chiudere le scuole”, questi e tanti altri i commenti che circolano sui social.
Una prima protesta è nata questa mattina a Santa Lucia, tanti genitori si sono radunati davanti al palazzo della Regione per opporsi fermamente alla decisione del presidente De Luca. “Oggi è il giorno più buio per la scuola“, questo è il titolo di uno striscione esposto durante la protesta. Manifestano anche gli scuola bus, all’incirca una quarantina di mezzi stanno percorrendo le strade attorno alla Regione per protestare contro l’ultima ordinanza di De Luca, la chiusura delle scuole ovviamente, danneggia anche la loro attività lavorativa. Quella di questa mattina è soltanto la prima di tante manifestazioni, promettono i genitori che si sono riuniti, il prossimo appuntamento è sabato 17 ottobre alle ore 12 davanti al palazzo della Regione, è richiesta la partecipazione di un genitore e di un solo un bambino. Mobilitazioni sono attese anche negli altri comuni campani. Obiettivo condiviso è spingere il governatore a fare un passo indietro.
Il video della protesta
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